Ragazzo arrestato per atti di bullismo.
Viterbo:
In una circostanza gli ha bruciato i capelli,
Il Corriere della Sera del 5.5.2008 VITERBO - Un ragazzo di 14 anni è stato arrestato lunedì mattina a Viterbo dalla polizia per aver sottoposto un suo coetaneo a una serie di atti di bullismo definiti di «estrema violenza» dagli investigatori. In una circostanza, ad esempio, ha bruciato i capelli a un coetaneo, in un'altra gli ha spento le sigarette sulle braccia. Il minore arrestato ha agito insieme ad altri due adolescenti non imputabili in quanto non hanno ancora compiuto 14 anni. Nei confronti dell'adolescente, il giudice per le indagini preliminari del tribunale dei minori di Roma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I FILMATI - Il ragazzo arrestato e i due suoi compagni di scuola hanno anche filmato alcune delle sevizie inferte al loro coetaneo. Il filmato è stato ora sequestrato dagli uomini della squadra mobile di Viterbo, diretta da Fabio Zampaglione ed ha costituito uno dei principali elementi di prova, che hanno portato all'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'adolescente, considerato il capobanda. E sarebbe proprio quest'ultimo l'esecutore degli atti di violenza, definiti «agghiaccianti» dagli investigatori, ripresi nel filmato. Tutti i minori coinvolti nella vicenda sono italiani e frequentano la stessa scuola media.
IL CAPO DELLA MOBILE
- «Non appena abbiamo ricevuto la comunicazione del preside sul
filmato abbiamo avviato le indagini e siamo riusciti a trovarlo e a
sequestrarlo. Poi abbiamo individuato i bulli e la vittima. Quest'ultima
ci ha confermato tutte le accuse e ci ha mostrato le bruciature
sulle braccia che gli erano state fatte con mozziconi di sigarette
dai suoi compagni. Un medico da noi incaricato ha confermato il suo
racconto». Lo ha detto nel corso della conferenza stampa il capo
della Squadra mobile di Viterbo Fabio Zampaglione. Zampaglione ha
aggiunto che durante una perquisizione domiciliare nell'abitazione
del minorenne rinchiuso in un comunità a Roma, sono stati
sequestrati due computer e un altro cellulare ora all'esame degli
investigatori. «Non escludiamo - ha concluso Zampaglione - che le
indagini ancora in corso possano avere altri sviluppi». Le indagini
sono state condotte dagli uomini della sezione speciale sui reati
contro i minorenni o commessi da minorenni, istituita dalla Squadra
mobile viterbese. |