Calendario scolastico, da Il Gazzettino di Venezia del 23.5.2008
Venezia La commissione cultura, presieduta da Daniele Stival (Lega), ha invitato l'assessore Donazzan a riferire all'organo consiliare le motivazioni del posticipo nelle date di inizio e di fine delle attività scolastiche 2008-2009 e a confrontarsi con i rappresentanti degli enti locali, dei Comuni capoluogo, delle Province, dell'Ufficio scolastico regionale. L'incontro è stato richiesto da Andrea Causin (Partito democratico) a sostegno della tesi sostenuta dal compagno di partito Andrea Ferrazzi, assessore all'istruzione della Provincia di Venezia, il quale ha apertamente sfidato la Donazzan annunciando l'anticipo delle elezioni al 15 settembre. «Mentre quasi tutte le regioni d'Italia hanno fissato l'inizio delle lezioni il 15 settembre - ha argomentato Causin - non si capisce come mai nel Veneto debbano iniziare il 22 settembre. Il problema non è quello di ritardare di una settimana le lezioni, ma di concordare con i soggetti protagonisti del funzionamento della scuola le modalità e i tempi della programmazione del calendario». «Accolgo con soddisfazione la disponibilità della commissione cultura a ridiscutere con l'assessore regionale, gli enti locali e l'Ufficio scolastico regionale le date del calendario scolastico regionale» ha commentato Causin sottolineando l'importanza della decisione assunta dalla commissione che ha fissato l'incontro per la prossima settimana. «La scelta di fissare l'inizio delle lezioni scolastico lunedì 22 settembre, assunta con decisione unilaterale della Giunta - spiega Causin - mette in difficoltà l'organizzazione delle famiglie che non sanno a chi affidare i figli, non ha coinvolto gli enti locali ai quali compete l'organizzazione dei servizi scolastici e crea problemi anche alle autorità scolastiche che si trovano a dover conciliare il calendario regionale con le date ministeriali degli esami di Stato».
«Mentre in quasi tutte le regioni d'Italia il
calendario scolastico inizia il 15 settembre, non si capisce perché
nel Veneto le lezioni debbano cominciare una settimana dopo.
Soprattutto non si capisce perché a determinare le date di inizio e
di fine debba essere un solo soggetto, l'assessorato regionale,
senza nemmeno consultare tutti quei soggetti che garantiscono la
gestione e il corretto funzionamento dell'attività scolastica. Mi
auguro che in futuro - conclude Causin - scelte così importanti, che
interessano centinaia di migliaia di famiglie, possano vedere un
maggior coinvolgimento degli enti locali e del mondo della scuola». |