L'esperimento in un istituto tecnico. Il
preside: i casi si stanno moltiplicando
Troppi prof vittime dei bulli. Franco Vanni, la Repubblica dell'11.5.2008
MILANO - Uno psicologo a disposizione dei
professori. Uno sportello dove chiedere aiuto per non farsi
sopraffare dagli studenti, e riuscire a gestire le classi più
problematiche. La sperimentazione è partita all'istituto tecnico
professionale Ferraris Pacinotti, dove di recente si sono verificati
episodi di bullismo nei confronti di insegnanti. Nelle due sedi
della scuola, entrambe in zone centrali della città, da lunedì
scorso una psicologa della Asl offre assistenza ai docenti per due
ore a settimana. Venerdì scorso un professore finite le lezioni esce da scuola, gli studenti riuniti in capannello davanti all'ingresso lo insultano. Cori da stadio: "Sei un buffone". Lui, un uomo di 50 anni, abbassa lo sguardo e affretta il passo. Lo minacciano: "Sei un coniglio, dove scappi?". Ridendo, mostrano video girati con i telefonini: un ragazzo balla sulla cattedra durante la lezione mentre il prof, sempre lui, è immobile sulla sedia. Un altro passa il cellulare ai compagni: "Questa è la prof di fisica che piange". La professoressa si vede appena, si sente la sua voce coperta dalle risate della classe. Il preside dall'inizio dell'anno ha convocato decine di consigli di classe straordinari, sospendendo 69 studenti per problemi di condotta. "La nostra vigilanza è massima e curiamo molto l'educazione civica degli studenti - dice Roselli - ma evidentemente tutto questo non basta. Ora puntiamo sulla prevenzione, ragionando con i professori sulle dinamiche psicologiche che si creano fra loro e gli studenti". Per Cecilia Borgatti, insegnante di matematica, "guadagnare il rispetto è difficile, soprattutto per le supplenti. La psicologa sarà utile per dare forza ai colleghi più deboli che subiscono le angherie dei ragazzi". A essere presi di mira sono spesso gli insegnanti in cattedra per brevi periodi di sostituzione. È con loro che i ragazzi si accaniscono, convinti di rischiare meno, di non compromettere la promozione a fine anno. Una supplente di inglese confida: "Te lo fanno capire appena entri in classe, hanno atteggiamenti di sfida. Pochi giorni fa mi è capitato di essere minacciata, ma non è nulla rispetto a quello che mi hanno riferito alcuni colleghi". Episodi di offesa e sopraffazione che i professori raccontano con vergogna, ma rivendicati orgogliosamente dai responsabili. La lista è lunga: due settimane fa uno studente di terza interrompe un'ora di storia in cui si parla di Shoa: "Prof, guarda come si bruciano gli ebrei". Si alza, con bomboletta di deodorante spray e accendino, spruzza una fiammata in aria. "Se la prof non sa farsi rispettare sono fatti suoi, noi ci divertiamo", ridacchia lo studente. Il ragazzo anche venerdì si è divertito: davanti a scuola regalavano alcune lattine, lui ha passato le ore di lezione a lanciarsele con i compagni. "La prof mi ha messo una nota ma io me ne frego", dice soddisfatto.
A fare richiesta al Comune per avere lo
psicologo a scuola, oltre alla Ferraris Pacinotti, sono altri dieci
istituti milanesi: il classico Manzoni, lo scientifico Einstein
altri licei scientifici e istituti tecnici. Strutture con problemi
differenti, ma che lanciano un appello comune: i professori hanno
bisogno di aiuto. |