LA STORIA La nuova disciplina. Pavia, il preside punisce i bulli mandandoli ad assistere gli anziani Francesco Olivo, La Stampa del 22.5.2008
TORINO Ladri di merende
Anche all’istituto Luigi Cremona le cose non
andavano molto bene, cinque ragazzi della quarta, si sono filmati
con il cellulare mentre distruggevano il distributore di merendine
della scuola. L’impresa è stata diffusa sulla Rete e i professori
che reagiscono all’antica: sospensione di dieci giorni. Il preside,
Stefano De Luca, però è andato oltre. Inutile lasciare a casa i
bulli, molto meglio mandarli a fare qualcosa di utile, come
l’assistenza agli anziani: «Dietro a quei comportamenti sbagliati
c’è una richiesta di apparire, se i ragazzi vogliono essere
protagonisti, proviamo a utilizzare queste velleità in senso
positivo, mettendoli di fronte alle realtà difficili». Così alla
banda delle merendine è stato chiesto di scegliere: o la sospensione
o un periodo da badanti. I cinque hanno accettato di scontare la
sanzione con i vecchietti di due istituti della città.
«L’esperimento è andato bene - prosegue il preside -. Così abbiamo
deciso di inserire il volontariato negli ospizi anche tra le
attività formative extra scolastiche». Quello dell’istituto lombardo
è solo l’ultimo dei tantissimi rimedi sperimentali per contrastare
il bullismo. Il garante a memoria
A Imperia nel gennaio scorso un ragazzo di un
istituto tecnico che aveva filmato di nascosto un professore è stato
condannato a presentare una tesina su un argomento verso il quale si
era mostrato insensibile: la privacy. A Milano, invece, fu il
giudice a obbligare gli studenti, che avevano volutamente allagato
il liceo Parini, a riordinare per un anno la biblioteca della
scuola. Anche allo Steiner di Torino intervenne il tribunale dei
minori: i bulli che si erano accaniti su un compagno disabile furono
condannati a prestare servizio al Sermig, l’arsenale della pace.
All’estero fioccano esempi gustosi: in Giappone nel 1984 i bambini
di una scuola elementare della città di Morioka furono costretti dal
sadico maestro a mangiare la pelle di un serpente. Nei college
inglesi i metodi educativi classici sono sempre stati rigidi, per
arrivare a un codice che abolisse pratiche «pedagogiche» come
sciopero del sonno, fruste e docce gelate si è dovuto aspettare il
2000. Il record per la sanzione più crudele spetta al professore
Janu dell’Illinois, che per punire gli indisciplinati ha sfidato la
Convenzione di Ginevra: chiusi in una stanza ad ascoltare per ore le
canzoni di Frank Sinatra. |