Montano i debiti.

da TuttoscuolaNEWS, n. 344, 12 maggio 2008

Quello del recupero dei debiti è ormai diventato l'argomento del giorno negli istituti superiori. Se ne è accorta personalmente l'on. Gelmini, accolta al suo ingresso al ministero della  pubblica istruzione venerdì scorso da un colorato e rumoroso drappello di docenti Cobas in sciopero.

Se ne accorgono soprattutto i dirigenti scolastici che, dopo le attività di recupero in corso (il 70% degli studenti sono risultati in debito alla fine del primo quadrimestre), sono già alle prese con la programmazione dei corsi estivi per coloro che avranno  la promozione sospesa in attesa di saldare le carenze nelle diverse discipline di studio (matematica sarà probabilmente la bestia nera).

La valutazione sarà rimandata a settembre e potrebbe provocare problemi pesanti di organico, perchè le promozioni e le bocciature potranno determinare diminuzione o aumento del numero delle classi (e quindi del numero delle cattedre). L'effetto sul regolare avvio dell'anno scolastico è cosa pressoché certa. E c'è anche un problema di costi per assicurare il minimo di durata dei corsi di recupero.

Di fronte ad una seria situazione organizzativa per la  quale associazioni e sindacati chiedono rimedi (fino ad arrivare a chiedere il ripristino dei vecchi esami di riparazione al posto di una scelta giudicata poco efficace) potrebbe esserci un effetto forzato sui prossimi scrutini di giugno: corre voce che in diversi istituti ci si stia pragmaticamente orientando a ridurre al massimo il numero degli studenti con debiti, con un aumento dei promossi e dei bocciati.

Subito una patata bollente per il ministro Gelmini.