lettera aperta dal MIDA (MOVIMENTO INSEGNANTI DA ABILITARE), 14.5.2008
Gentilissima Ministra Avvocatessa Mariastella Gelmini, Siamo un gruppo di insegnanti che stanno lavorando presso degli istituti pubblici e privati di diverso ordine e grado. Siamo accomunati dal fatto di essere insegnanti sprovvisti di ABILITAZIONE all’insegnamento pur lavorando per la scuola da più anni e viviamo malissimo questa condizione di inferiorità rispetto ai nostri colleghi che svolgono la medesima mansione, ma sono abilitati. Per questo ci siamo riuniti nel Movimento degli Insegnanti Da Abilitare (MIDA) che comprende colleghi su tutto il territorio nazionale. Dal 2004 lo Stato (Governo) non ha più concesso le stesse (pari) opportunità che i nostri colleghi hanno avuto per abilitarsi. Dunque, non siamo abilitati all’insegnamento per due motivi:
Durante l’appena terminata campagna elettorale, abbiamo preso contatti con diversi esponenti politici impegnati nel campo dell’istruzione (Onorevole Aprea, Senatore Valditara, Senatore Davico, Onorevole Grimoldi, ecc). Queste persone ci hanno ascoltati più volte e ci hanno garantito che il PDL e la Lega Nord, se avessero vinto le elezioni, non avrebbero chiuso le porte in faccia a chi per tutti questi anni ha sostenuto la scuola italiana. Ci hanno infatti garantito un corso di specializzazione con esame di Stato finale abilitante (scritto ad esempio nel programma della Lega Nord, ove si veda OBIETTIVI STRATEGICI, penultimo punto: avviamento all’insegnamento per i docenti già inseriti nella scuola da almeno 360 giorni attraverso il completamento della loro formazione dall’autunno 2008, mediante corsi integrativi di didattica, discentologia e docimologia con esame di Stato finale, in base alle classi di concorso scelte).
Inoltre, visto che per sapere in quale classe di concorso un docente può essere inserito per l’insegnamento, si fa riferimento ad una normativa aggiornata, ma non fino ai giorni nostri, si richiede l’impegno ad
Aggiungiamo che noi non siamo citati dalla legislazione italiana dal 2004 (ultimo corso abilitante varato dal Ministero Moratti), ma stiamo sostenendo la scuola italiana come tutti i nostri colleghi: sostituiamo anche le assenze dei colleghi iscritti alle SSIS, che come compenso pubblicano sui giornali il loro giudizio su di noi dicendo che siamo dei pelandroni perché non frequentiamo la SSIS: ma visto che il numero è chiuso, per forza ci sarà sempre qualcuno fuori! Il sistema è appropriato per i neo laureati: per chi insegna da più anni, l’Università dei precedenti Ministeri (tranne quello dell’ex Ministro Fioroni) ha previsto un corso riservato, non necessariamente più breve, ma accessibile (=senza numero chiuso) agli insegnanti. Ora, visto che la Costituzione Italiana recita che
noi riteniamo di avere tutti i diritti e soprattutto i requisiti per chiedere la possibilità di abilitarci (già dal prossimo Anno Accademico come del resto ci è stato promesso). Noi saremo contenti di pagarci le relative tasse universitarie anche perchè
Il fatto di non essere abilitati è puramente frutto di un gap burocratico legislativo e di una volontà politica che non riusciamo a capire, perché non sappiamo di quale colpa siamo macchiati per essere trattati male così da uno Stato per cui lavoriamo e da una classe politica che fino ad oggi non ci ha ancora nemmeno nominati. Chiediamo unicamente la formazione specifica solo a noi negata per POTER CONCLUDERE I NOSTRI STUDI. Visto che sappiamo che questo gap legislativo dipende esclusivamente dalla volontà politica del Ministero in carica, chiediamo cortesemente di non dover più subire una disparità di trattamento come quella di insegnare senza abilitazione. Ricordando che speriamo di avere una risposta precisa e dichiarata pubblicamente, porgiamo distinti saluti.
Bra, 14 maggio 2008
Barbara Borriero, Ida
Gasparretti, Andrea Conti, Silvia Rolando, Laura Murgi, Sandro
Blasutto, Elisa Brizio, Letizia Fiora, Caterina Ferroglio, Sonia
Cavaglià, ecc.
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