Debiti formativi:
è guerra.

I sindacati: “Sono competenza del collegio docenti”.

Cristina Contento dal Corriere delle Alpi del 22 maggio 2008

BELLUNO. Recuperi estivi dei debiti formativi entro il 30 agosto? Iniziativa bocciata: i sindacati della scuola hanno infatti buttato nel cestino la comunicazione del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Domenico Martino che comunicava agli istituti superiori della provincia le determinazioni di una recente riunione tra organismi scolastici. Recuperi estivi che riguardano i ragazzi con debiti formativi: ma non è così che si entra nel merito delle competenze degli organi collegiali dei docenti, fanno sapere i sindacati a brutto muso. I segretari di Flc CGIL (Francesco Corigliano) CISL scuola (Anna Orsini) SNALS – Confsal (Milena De Carlo) e Gilda insegnanti (Livio D’Agostino) infatti puntualizzano in una nota che l’uniformità di comportamento fra scuole è benvenuta ma la materia è competenza del collegio dei docenti degli istituti. Lettera scritta sia ai dirigenti degli istituti superiori della provincia, spedita anche al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale e al pari ufficio regionale.

Succede che il 20 maggio, il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Domenico Martino spiega della riunione. Riunione “di servizio” del 9 maggio tenuta al Catullo e “con la partecipazione di tutti i dirigenti scolastici degli istituti secondari di secondo grado (le superiori, ndr). S’è discusso delle “modalità organizzative per il recupero dei debiti formativi e si è giunti a condividere la seguente decisione” scrive Martino “in ogni istituto secondario di secondo grado della provincia le iniziative di recupero estivo, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali dovranno concludersi improrogabilmente entro il 30 agosto; è lasciata facoltà ad ogni scuola di articolare come meglio ritiene opportuno la scansione temporale dei corsi di recupero”.

Punto e stop: secondo quanto ragionato dai dirigenti, le cose possono stare così. La lettera Martino l’ha quindi inviata ai dirigenti delle superiori e per conoscenza anche all’ufficio scolastico regionale.

Secca la replica dei sindacati provinciali che non gradiscono una “ingerenza” così vistosa negli affari del collegio docenti. Le categorie, davanti alla lettera, mettono le mani avanti e bocciano l’iniziativa.

“Seppur sia comprensibile e condivisibile che i dirigenti scolastici si incontrino per definire un’uniformità di comportamento sulla questione dei debiti formativi, è evidente che il calendario dei corsi e delle rispettive verifiche in base alla normativa vigente spetta all’autonomia del collegio dei docenti”. Dunque, fatta salva questa prerogativa “né al dirigente dell’Usp né ai dirigenti scolastici” dicono i sindacati, spetta decidere in merito. “Riteniamo la comunicazione del dirigente Usp lesiva delle prerogative degli organi collegiali della scuola dell’autonomia”. Dunque, questione di competenze sulle quali non si può passare sopra così. Braccio di ferro aperto.