Mensa scolastica, libri di testo e Tarsu: di R.P. La Tecnica della Scuola del 18.5.2008. Nel corso della recente riunione della Commissione Scuola dell'Anci i Comuni hanno sollevato numerose questioni. Al centro di tutto, c'è il problema del pasto gratuito per i collaboratori scolastici. Ma i Comuni segnalano che anche per i libri di testo lo Stato è in debito: il contributo è fermo agli importi del 1986. In attesa di incontrare il nuovo Ministro Maria Stella Gelmini l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) si prepara ad aprire le ostilità. Molti, infatti, i problemi che sono stati discussi nel corso dell’ultimo incontro della Commissione scuola Anci svoltosi il 15 maggio.
Al primo posto c’è la questione del pasto gratuito per docenti e ATA
che grava non poco sui bilanci degli Enti locali che hanno attivato
i servizi di mensa scolastica per gli alunni delle scuole primarie e
secondarie di primo grado o per le scuole dell’infanzia. I Comuni lamentano il fatto che la somma disponibile per i rimborsi (16 milioni di euro) è ampiamente inferiore al necessario; non solo, ma c’è anche il fatto che con il passare degli anni la quota che lo Stato riconosce ai Comuni è andata via via diminuendo: nel 1999 ai Comuni venivano rimborsate 7.200 lire per ciascun pasto erogato; attualmente il rimborso varia fra i 2 e i 3 euro, a fronte di un costo effettivo dichiarato di 4-6 euro.
“Sono i Comuni - sostiene l’Anci - a sostenere ormai gran parte del costo dei libri di testo, non solo delle scuole elementari statali, che dovrebbe essere proprio dello Stato, ma anche di quelle private”. “La spesa che i Comuni sostengono per colmare la differenza tra il contributo dello Stato ed il costo effettivo dei libri - puntualizza l’Anci - è di circa 40 milioni di euro. Gli importi statali sono infatti fermi al consolidato del 1986”. E, per concludere, è ancora in sospeso il problema della Tarsu.
Più in generale l’Anci chiede anche l’apertura di un tavolo di
confronto in materia di attuazione del Titolo V della Costituzione
in materia di istruzione “al fine - dichiara l’Associazione dei
Comuni - di poter congiuntamente concertare gli indirizzi in una
materia così delicata ed importante, nel rispetto delle competenze
istituzionali di tutti i soggetti coinvolti”. |