Scuola: dall'ANSA del 7.5.2008
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - In Italia si studia il
latino piu' che in qualsiasi altro Paese, ma con risultati non
proprio brillanti. I 'debiti' dei ragazzi nelle lingue classiche
raggiungono quota 40% a fronte un una media del 10% nelle altre
materie. E' quanto emerge da una ricerca di Treellle
sull'insegnamento delle lingue classiche in Europa e Usa. L'indagine
ha messo in evidenza - ha spiegato il presidente di Treellle Oliva -
'l'eccezionalita' del caso italiano'. Nella nostra scuola la
diffusione dell'insegnamento e il peso attribuito alle lingue
classiche sono, infatti, di gran lunga piu' elevati rispetto a quasi
tutti gli altri paesi europei e agli Usa. L'eccezionalita'
dell'Italia sta nel fatto che nel 2005 gli studenti della scuola
secondaria impegnati nell'apprendimento del latino erano il 41%
dell'intera popolazione della scuola secondaria, contro l'1-2% in
Usa e Gran Bretagna, il 5-8% in Germania, e il 3% in Francia. Due,
secondo i ricercatori, le ragioni di questa eccezionalita'. La prima
e' che il latino e' previsto nel curricolo di quasi tutti i licei,
ad eccezione del solo liceo artistico. Cosi' non e' per gli altri
paesi dove in generale il latino e' previsto solo in alcuni
specifici indirizzi di tipo umanistico-letterario. Il secondo motivo
e' che da noi l'insegnamento del latino (e del greco) e'
obbligatorio, mentre negli altri paesi e' invece opzionale.(ANSA).
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