Sicurezza

Gelmini: sto con Maroni, tutelare bambini Rom
(Corsera).

"Polizia nei campi per controllare che minori vadano a scuola"

ApCOM, 1.7.2008

Roma, 1 lug. (Apcom) - Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini respinge l'accusa di "razzismo" lanciata da Famiglia Cristiana all'indirizzo del ministro dell'Interno Maroni per l'idea della rilevazione delle impronte digitali dei bambini rom: "Questa di Famiglia cristiana è una lezione che non capisco e non posso accettare anche perché è esattamente il contrario", dice al Corriere della sera. "Noi - precisa - vogliamo tutelare i bambini, evitare che vengano sfruttati".

Quanto alle impronte digitali, "sono perfettamente d'accordo con Roberto Maroni: è l'unico modo - afferma il ministro - per riuscire a identificarli e dunque per far sì che vengano rispettati i loro diritti, primo fra tutti quello di andare a scuola".

Gelmini nega che si tratti di un intento repressivo nei confronti dei bambini: "Il nostro obiettivo - precisa - è quello di ottenere il rispetto delle leggi da parte degli adulti, di fare in modo che rispettino l'obbligo scolastico", e sottolinea che "i minori di questa etnia sono quelli che vengono maggiormente sfruttati, sono moltissimi i bimbi mandati in strada a chiedere l'elemosina, ma anche a commettere reati".

"Chiederò al ministro Maroni - aggiunge Gelmini - di valutare l'opportunità di affidare alle forze dell'ordine il presidio dei campi rom la mattina per verificare che i bambini vengano mandati a scuola".