Lisbona: obiettivi troppo ambiziosi. da TuttoscuolaNEWS, n. 355, 21 luglio 2008 Il 5° Rapporto annuale, recentemente pubblicato dalla Commissione Europea, sui livelli di attuazione degli obiettivi educativi della strategia Lisbona, documenta una lenta progressione dei 27 Paesi dell'UE verso il raggiungimento dei cinque indicatori fissati per il 2010. Ma anche che, ad eccezione dell'incremento del numero dei laureati in discipline scientifiche e tecnologiche, nessuno degli altri indicatori potrà essere raggiunto entro la data fissata. Oltre ai lusinghieri progressi quantitativi per il settore delle lauree scientifiche, l'Italia registra risultati leggermente superiori a quelli medi europei nel contrasto del fenomeno della dispersione scolastica, nel completamento dell'istruzione secondaria e nella partecipazione all'apprendimento permanente, che tuttavia sono ancora lontani dai livelli fissati per il 2010. Pesa il "punto nero" dei quindicenni con scarse abilità di lettura, come documentato dai risultati dell'indagine PISA 2006. Il numero di questi invece di diminuire, come auspicato dalla strategia, è in continua crescita, passando dal 18,9% dei giovani testati nel 2000, al 26,4 % del 2006. Un quarto dei quindicenni non ha competenze di lettura sufficienti per destreggiarsi nella società contemporanea! Il Rapporto fornisce, anche, un'ampia panoramica sulla performance dei sistemi educativi dell'Unione: dalla scuola dell'infanzia all'università. Un'impresa ciclopica, in diversi casi non supportata da un'adeguata base informativa, che perciò richiede cautela di analisi delle informazioni raccolte.
L'ultima
sezione del Rapporto è dedicata ad una ricognizione dello stato di
definizione di un sistema di indicatori che costituisce uno degli
obiettivi prioritari della Commissione Europea. |