scuola

Corsi SSIS, dopo 10 anni
si va verso la sospensione.

Commissione cultura Senato approva l'emendamento al dl 112
Rischiano anche abilitati ultimo ciclo: sono fuori graduatorie

ApCOM, 17.7.2008

Roma, 17 lug. (Apcom) - Il futuro delle Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario sembra ormai segnato: nell'intento di evitare ulteriori docenti precari difficili da collocare a titolo definitivo, la commissione Cultura del Senato ha approvato l'emendamento del governo al decreto legislativo n. 112 che introduce la sospensione del decimo corso Siss il cui inizio era previsto per subito dopo l'estate.

Se a fine mese anche la discussione in aula dovesse orientarsi in questo senso, per i 12.389 posti banditi in extremis dall'ex ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, non vi sarebbe così scampo: una vera beffa per i laureati candidati a partecipare al biennio formativo, anche perché dal mese di maggio erano già state avviate tute le procedure con l'attribuzione dei posti disponibili ai vari atenei.

Dopo un decennio di corsi consecutivi organizzati dalle università, attraverso i quali si sono abilitati all'insegnamento oltre 100 mila insegnanti, si volterà invece pagina: per i componenti della commissione Cultura del Senato l'attivazione di nuovi corsi per diventare insegnante andrebbe infatti legata alla riforma della scuola secondaria superiore, peraltro annunciata sia dal ministro Gelmini sia dallo stesso dl 112.

Nel decreto legislativo si fa infatti esplicito riferimento a razionalizzazione e accorpamento delle classi di concorso, ridefinizione dei curricula nei diversi ordini di scuola (piani di studio e quadri orari). Sempre in attesa del ddl, in discussione alla commissione Cultura della Comera, presentato dall'on. Valentina Aprea (Fi) per la ridefinizione totale del sistema di reclutamento dei docenti.

La commissione del Senato si è intanto espressa approvando questo emendamento: "All'articolo 64, aggiungere in fine il seguente comma: 4-bis. Le procedure per l'accesso alle Scuole di Specializzazioneper l'insegnamento secondario attivate presso le Università sono sospese per l'a.a. 2008-2009 e fino al completamento degli adempimenti di cui alle lettere a) ed e) del comma 4".

Ed le lettere a) ed e) menzionate riguardano proprio la revisione delle classi di concorso e l'introduzione di nuovi parametri per la definizione degli organici del personale.

Anche se più di un esperto di scuola aveva notato la mancata emanazione del decreto di proroga per i supervisori Ssis, la decisione della commissione non era affatto scontata: di recente, il 9 luglio scorso, il Cnpi - il Consiglio nazionale della pubblica istruzione - aveva espresso diverse perplessità sul blocco formativo in attesa delle nuove procedure di abilitazione.

"Dal momento che, inevitabilmente, nuovi percorsi di formazione iniziale potranno essere completati da un congruo numero di laureati solo in tempi medio-lunghi - si legge nel documento -, il Cnpi ritiene che si debba porre la necessaria attenzione a norme di raccordo per garantire i laureati secondo le attuali procedure".
 

Roma, 17 lug. (Apcom) - Comunque vada la votazione finale in aula, la sospensione non chiarisce alcuni dubbi: non è chiaro, prima di tutto, se la sospensione riguardi anche i corsi di formazione iniziale attivati presso le accademie e i conservatori e il corso di laurea in Scienze della formazione primaria.

Come non è chiaro se possa anche influire sul problema aperto degli abilitati del nono corso Siss che "premono" per essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento al pari dei precedenti abilitati. Su quest'ultimo problema l'opposizione si è dichiarata favorevole ad un ricongiungimento degli ultimi abilitati attraverso la presentazione di un emendamento specifico, firmato dai senatori Antonio Rusconi e Giovanni Legnini (Pd). "Di fatto il Governo - ha fatto sapere Rusconi - ha bocciato il nostro emendamento disconoscendo il merito dei giovani che dopo una laurea quinquennale si erano iscritti, lo scorso anno, alla specializzazione biennale delle Ssis".

Un atto che per il senatore Rusconi si traduce in un segnale inequivocabile del governo che in questo modo "dichiara guerra anche alle Ssis, dopo che numerosi esponenti della maggioranza avevano dichiarato di essere favorevoli all'ammissione degli oltre 11.000 specializzandi iscritti al nono ciclo".

L'ok alla sospensione da parte della commissione ha trovato immediate critiche da parte dei sindacati, anche perché non sono stati per nulla coinvolti nella rilevante decisione. Per la Flc-Cgil "la mancata firma del Decreto sulla proroga dei Supervisori del Tirocinio delle Ssis lascia intendere che si tratta di una scelta fortemente voluta dal Miur e che comunque si lega ai pesanti tagli previsti nei prossimi anni".

Create con la legge n. 341 del 1990, le Ssis vengono attivate per la prima volta solo otto anni dopo, a seguito del decreto ministeriale del 26 maggio 1998 che ha affidato la formazione degli insegnanti direttamente alle università (una per ogni regione).

Il primo ciclo di Ssis ha avuto così il via nel 1999 attraverso l'avvio di corsi formativi la cui tipologia è sempre stata legata all'entità di posti disponibili all'interno di ogni regione. Questo l'iter dello docente specializzando: prova di ammissione, 1.200 ore di corso (800 per gli insegnanti di sostegno), di cui 400 di tirocinio nelle scuole, circa 35 esami e 2.600 euro di tasse complessive.

Compiuta la formazione il docente può inserirsi nelle graduatorie, tramite cui prima dell'inizio di ogni anno viene chiamato sia per le supplenze sia per l'agognata assunzione in ruolo. Dal 2007 però le graduatorie da permanenti sono state trasformate "ad esaurimento": chi è dentro vi rimane, mentre per i nuovi abilitati non vi è più spazio. Da qui le proteste degli specializzati nel 2008. Dall'anno prossimo però il problema non ci sarà più: spariranno anche i nuovi abilitati.