Sit-in dei precari: Tuttoscuola, 23 luglio 2008 Primi comunicati stampa di commento al sit-it odierno dei precari a Roma, in piazza Montecitorio. Piergiorgio Bergonzi, responsabile Scuola del Pdci, ha spiegato nel corso della protesta le ragioni della solidarietà del suo partito agli insegnanti precari, "perché sostenere i loro diritti significa battersi per una scuola statale migliore. Mai nella storia della scuola italiana si è verificato un taglio così pesante al personale, in presenza contemporaneamente della dichiarata intenzione di finanziare le scuole private''. ''Si tratta di tagli che comprometterebbero la qualità della scuola pubblica. Il presupposto per garantire la stabilizzazione degli insegnanti precari è la modifica del Decreto legislativo 112 in discussione al Senato e che oggi prevede il taglio di 100 mila insegnanti in tre anni. In presenza di tale decreto, i precari saranno i primi ad essere colpiti. In queste condizioni ogni promessa del governo è una falsa promessa''.
Soddisfazione per la riuscita del
presidio dei precari della scuola tenutosi oggi a Roma è stata
espressa da Cosimo Scarinzi, coordinatore nazionale della CUB
Scuola: "Oggi una consistente rappresentanza di precari e precarie
della scuola ha denunciato, con un riuscito sit-in, la politica
scolastica del governo e, in particolare, tagli dell'organico che
colpiscono contemporaneamente il diritto dei cittadini ad una scuola
pubblica di qualità e quello dei colleghi e delle colleghe precari,
docenti ed ata, ad un lavoro stabile. La CUB Scuola, nel dare una
valutazione positiva della mobilitazione, sta già preparando, per la
metà di settembre, una grande assemblea nazionale dei precari della
scuola e del pubblico impiego". Nel comunicato stampa la CUB Scuola
ricorda anche lo sciopero generale nazionale, indetto dal
sindacalismo di base, per la giornata del 17 ottobre. |