SCUOLa

AGE si parla di grembiuli
ma si taglia con grave ricadute.

Soprattutto su diversamente abili

ApCOM, 3.7.2008

Roma, 3 lug. (Apcom) - "Mentre l'attenzione, infatti, è rivolta ai grembiuli, si varano, ancora una volta, tagli significativi sulla scuola, con ricadute in modo particolare sugli alunni diversamente abili". E' quanto sottolinea in una nota Davide Guarneri, presidente nazionale dell'Age, l'associazione genitori, dopo le parole del ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini sul possibile ritorno all'obbligo del grembiule nelle scuole italiane.

"Ricordando che scelte di questo genere sono di stretta pertinenza della comunità educativa, cioè dell'autonomia delle scuole - dice Guarneri - vogliamo cogliere la frase come un invito alla serietà e al rispetto dell'istituzione scolastica, oltre che ad una maggiore sobrietà di abbigliamento, in una Italia in cui le disparità sociali ed economiche sono, purtroppo, sempre più ostentate ed evidenti".

L'Age sottolinea come sia "ricorrente il tentativo di escludere dalle scuole la presenza dei genitori, mettendone in evidenza solo le difficoltà ed assenze, vorremmo sottolineare che il tema della 'buona educazione' ha come sfondo le buone relazioni interne alla scuola, la legalità, il rispetto che a tutti è dovuto: una scuola che condivida davvero un piano dell'offerta formativa e i patti di corresponsabilità educativa tra scuola e genitori è risorsa insostituibile per lo sviluppo del Paese e per la piena cittadinanza dei giovani".

"Vorremmo, inoltre, affrontare il tema della qualità complessiva del sistema scolastico e della docenza. Vorremmo ragionare - conclude Guarneri - di un vero sistema delle autonomie scolastiche, che interagisca con il territorio e valorizzi la risorsa dei genitori e dell'associazionismo".