scuola

Lega: insegnanti Sud meno severi
per minacce mafia.

Goisis: "Studenti nord penalizzati da maggiore severità scuole"

ApCOM, 23.7.2008

Roma, 23 lug. (Apcom) - Dopo l'attacco di Umberto Bossi sferrato domenica, la Lega torna sulla questione scuola, questa volta per dire che gli insegnanti meridionali sono più severi con gli studenti del nord, mentre nelle scuole del sud sono di manica più larga perchè minacciati dalla mafia e dalla 'ndrangheta. A sostenerlo è Paola Goisis, capogruppo della Lega Nord in Commissione Cultura a Montecitorio, commentando alcuni dati resi noti dal ministero dell'Istruzione in merito agli scrutini sull'esame di maturità, dove si evince che la maggiore concentrazione di ragazzi promossi è in Calabria, a fronte del primato delle bocciature di Veneto e Friuli Venezia Giulia.

"Gli studenti del Nord sono penalizzati rispetto ai colleghi del Sud perché le scuole sono più severe e rigorose. La realtà però è ben diversa", sostiene Goisis. "Gli insegnanti meridionali quando vengono al Nord per insegnare, diventano più severi, soprattutto con gli studenti settentrionali. Al Sud questo non è possibile perché - afferma - sono minacciati e temono la mafia e l'ndrangheta, mentre al Nord non esistono rischi di questo tipo".

A sostegno della sua tesi la deputata del Carroccio aggiunge: "Sono stata in quei posti e ho potuto constatare con i miei occhi quanto affermo. Il documento dell'Ocse uscito su Italia Oggi, dove si legge che un 8 dato al Sud corrisponde a un 5 assegnato al Nord, è la conferma. Da ultimo - conclude - posso riportare anche esempi di studenti che conosco i quali, non essendo ammessi a esami all'università in Veneto, partivano per il Sud per sostenerli in altre facoltà e venivano promossi anche con votazioni più alte rispetto a chi, invece, era rimasto al Nord".