domani
l'esame della commissione bilancio dei due articoli
Governo: dietrofront su manovra
su precari e assegni sociali.
L'annuncio dei ministri del Welfare Sacconi e
dei Rapporti con il Parlamento Vito
Il Corriere della Sera,
29.7.2008
ROMA - Dopo aver proposto modifiche alla norma
sugli assegni sociali, il governo cambia rotta anche sui precari. Ad
annunciare l'emendamento è stato il ministro del Welfare Maurizio
Sacconi, poco prima di una cena a Palazzo Pallavicini Rospigliosi
con i senatori del Pdl e il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi. Sacconi, che subito aveva insistito per intervenire su
entrambi gli articoli, precisa che «per i precari il governo non ha
ancora deciso se presentare l'emendamento in commissione oppure
direttamente in aula». Ieri lo stesso Sacconi aveva annunciato
alcuni cambiamenti alla norma anti-assunzioni in un nuovo ddl, poi
aveva garantito ai sindacati le correzioni.
ASSEGNI SOCIALI
- Il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, aveva
invece annunciato un emendamento al Senato per modificare la norma
introdotta alla Camera che metteva a rischio l'assegno sociale per
circa 800 mila cittadini. La «norma sugli assegni sociali, contenuta
nel decreto legge collegato alla manovra, sarà modificata» aveva
detto Vito. Domani mattina il relatore di maggioranza della manovra,
Salvo Fleres, presenterà in commissione Bilancio un emendamento per
chiarire che la stretta non riguarderà i cittadini italiani.
SINDACATI SODDISFATTI
- Parla di un chiarimento «positivo» il
segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Il leader della
Cgil, Guglielmo Epifani, rileva che «l’episodio dell’assegno sociale
ai poveri dimostra che, se il Paese lo incalza, il Governo è in
grado di fare marcia indietro». Più tiepido il giudizio di
Confindustria: «Può andare, così come se ne parla, può andare» ha
detto il leader degli industriali, Emma Marcegaglia.
DOMANI IN COMMISSIONE
- Domani la commissione Bilancio del Senato sarà chiamata ad
esaminare gli articoli 20 e 21 del provvedimento. Giovedì, salvo
accelerazione dei tempi, il decreto modificato dovrebbe approdare in
Aula, dove il governo probabilmente chiederà un nuovo voto di
fiducia. Il testo poi tornerà alla Camera per il via libera
definitivo.
MANOVRA BOCCIATA DA STANDARD &
POOR'S - L'agenzia di rating
Standard & Poor's non accoglie positivamente la manovra economica,
definendo «lieve» il suo impatto sulla spesa pubblica. «Il nuovo
governo di centrodestra, guidato da Silvio Berlusconi, non propone
alcuna riforma di tipo strutturale che affronti seriamente i temi
della spesa pubblica» comunica l'agenzia.