La Gelmini cita Gramsci e Napolitano: Tuttoscuola, 10 giugno 2008 ''Gramsci diceva che la fatica dello studio è l'unico fattore di promozione sociale. Lo studio è molto faticoso: è un percorso di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, a volte con la noia e la sofferenza''. Il ministro Gelmini non ha esitato a citare le severe parole scritte da Antonio Gramsci nei "Quaderni dal carcere" a sostegno di una svolta in senso meritocratico della politica scolastica italiana. E non ha mancato di ricordare le parole recentemente pronunciate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a cui giudizio "lo studio è ad un tempo fatica e alta gratificazione". Riccorendo ancora al pensiero di Gramsci la Gelmini ha osservato che "la partecipazione di più larghe masse alla scuola media porta con sè la tendenza a rallentare la disciplina dello studio, a domandare facilitazioni, occorrerà resistere alla tendenza di render facile ciò che non può esserlo senza essere snaturato". Alla luce delle dichiarazioni rese dal ministro al Parlamento si spiega meglio la conferma della "linea dura" in materia di recupero dei debiti che la titolare del dicastero di viale Trastevere ha adottato nei giorni scorsi. Da notare a questo proposito che la Gelmini ha detto di volersi porre su una linea di continuità con l'azione svolta dal suo predecessore Fioroni.
Sul tema del merito, da riferire anche agli insegnanti (e qui la
Gelmini ha citato il programma del PD), sembra dunque incentrarsi la
proposta di una "grande alleanza per la scuola" con la quale il
ministro ha voluto caratterizzare sul piano politico il suo primo
intervento ad ampio raggio, pronunciato - come aveva preannunciato
di voler fare - in una sede istituzionale. |