Parità/1.
L'incontro Benedetto XVI-Berlusconi
riapre la partita.

da TuttoscuolaNEWS, n. 349, 9 giugno 2008

Di scuola, e più specificamente di "finanziamento delle scuole cattoliche", come ha un po' sbrigativamente riassunto buona parte della stampa, hanno certamente parlato il presidente Berlusconi e il capo della Chiesa cattolica Benedetto XVI nell'incontro del 6 giugno 2008, una data che potrebbe acquistare un valore storico se segnasse davvero la caduta della barriera politico-costituzionale che ha finora bloccato l'estensione della nozione di "parità" tra scuola statale e scuola non statale alla dimensione economica.

Ma che cosa si sia esattamente detto nell'incontro, e se e quali impegni siano stati presi da parte del capo del governo italiano non è dato sapere, visto che i comunicati ufficiali rilasciati dal Vaticano e dalla presidenza del Consiglio al termine del colloquio non offrono informazioni specifiche sul tema. Quello del Vaticano si limita a sottolineare la "volontà di continuare la costruttiva collaborazione", mentre di generica "soddisfazione per la forte comunanza di vedute" parla il comunicato di Palazzo Chigi.

E' probabile che la vaghezza delle espressioni, sia pure nella convergente valutazione positiva del clima che ha caratterizzato l'incontro, trovi spiegazione nella necessità, per il governo italiano, di individuare soluzioni percorribili non tanto sul piano economico quanto su quello giuridico, e per il Vaticano nella volontà di non mettere in difficoltà con un pressing troppo stretto quello che per molti versi si annuncia - almeno in apparenza - come il governo più disponibile, tra quelli avvicendatisi nel dopoguerra, a venire incontro alle sue richieste in campo educativo.