Gelmini in TV: Tuttoscuola, 10 giugno 2008 Oggi è ststa una giornata ricca di novità per il ministro Gelmini, che ha svolto il suo primo intervento ad ampio raggio in una sede istituzionale, la commissione Cultura della Camera, e ha partecipato al suo primo talk show televisivo nel programma "Otto e mezzo" trasmesso da La 7. Nella performance televisiva serale del ministro non si ci sono state novità o "colpi di teatro" rispetto alle dichiarazioni rese al mattino alla Camera, di cui abbiamo fornito in precedenza una dettagliata sintesi, salvo che a proposito degli organici degli insegnanti. Incalzata dai conduttori della rubrica, sempre stimolante anche se orfana di Ferrara, e dall'ospite esterno Pierluigi Battista del "Corriere della Sera", Mariastella Gelmini non ha perso il sorridente autocontrollo che ne caratterizza lo stile espositivo, ma è apparsa molto ferma e determinata sulla questione del taglio di 47.000 posti entro il 2011, ereditato da Fioroni e Padoa Schioppa ma pienamente confermato dall'attuale governo. Anzi, il ministro ha colto l'occasione per precisare, ad integrazione delle cose dette nell'intervento alla Camera sul basso livello stipendiale degli insegnanti italiani, che esiste un preciso rapporto tra il numero complessivo dei docenti e il loro trattamento economico: meglio avere meno insegnanti, ha detto, meglio pagati. Quanto ai precari, ha detto che occorre arrivare alla loro stabilizzazione, che sarà favorita dai prossimi pensionamenti, ma ha riconosciuto che la loro situazione, come quella dei neolaureati che aspirano ad insegnare, "non è facile".
La chiave di volta per far ripartire la nostra scuola sta comunque,
secondo il ministro, in una nuova e più efficace comunicazione e
collaborazione tra genitori, insegnanti e allievi, categorie i cui
rappresentanti ha già visto nei giorni scorsi. Quanto ai sindacati,
li incontrerà presto, ma quello, ha detto, "è un altro tavolo". |