Avviato il confronto di A. T. La Tecnica della Scuola, 13.6.2008. Il 12 giugno è ripreso in un clima più sereno il dialogo tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione, dopo l’invio della nota ministeriale ai direttori degli Uffici scolastici regionali che aveva suscitato malcontento e polemiche. Dopo l’invio della nota con oggetto “adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto del personale docente” (con allegata relativa tabella) e le conseguenti dure prese di posizione delle organizzazioni sindacali che avevano contestato procedura e contenuti del provvedimento (come riportato in un precedente articolo), riprende in un clima più sereno il dialogo fra amministrazione e sindacati. Nel contesto dell’incontro del 12 giugno del ministro Mariastella Gelmini con i segretari generali delle organizzazioni sindacali per analizzare le “principali problematiche dell’istruzione e del personale scolastico”, è stato avviato, infatti, il confronto in sede tecnica sull'organico di fatto per il prossimo anno scolastico. Il capo dipartimento per l’istruzione, Giuseppe Cosentino, ha spiegato che quella inviata lo scorso 4 giugno ai direttori degli Uffici scolastici regionali era una “nota interna”, da intendersi soltanto come completamento della circolare ministeriale n. 19 dell’1 febbraio 2008 riguardante l'organico di diritto, al fine di completare l'obiettivo di contenimento della spesa previsto dalla Finanziaria tenendo conto dei dati reali degli alunni iscritti.
Le tabelle relative alla C.M. n. 19/2008 prevedevano la ripartizione
del contenimento dei posti nel limite del 60% del totale (in
considerazione dei dati previsionali sugli alunni), con la nota del
4 giugno viene assegnato alle varie regioni il restante 40%.
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato una serie di punti di
cui tener conto nella prossima circolare (insieme al numero degli
alunni effettivamente iscritti per il prossimo anno scolastico, da
esaminare attentamente per la formazione delle classi e quindi degli
organici necessari a garantire un'adeguata qualità del servizio) e
hanno comunque tenuto a ribadire il proprio disappunto per la
mancata informazione preventiva in relazione alla nota del 4 giugno. |