Mezzo milione di studenti italiani dovrà
seguire i corsi estivi
Per 500 mila l'estate è sui libri.
In lieve crescita rispetto al 2007 il numero
dei bocciati, +0,7% Salvo Intravaia, la Repubblica 20.6.2008 ROMA - Mezzo milione gli studenti italiani dovrà prolungare lo studio in estate. Il dato emerge da un'indagine condotta dal periodico La tecnica della scuola su un campione di quasi 30 mila studenti di 10 città italiane. Secondo questo primo assaggio, il numero dei bocciati a giugno è in lieve crescita (0,7%) ma non definitivo: a questo dato occorre ancora sommare il numero di coloro che, dopo i corsi estivi e la prova finale, non ce la faranno. I promossi a giugno sono ovviamente in calo perché nello scrutinio di fine anno un ragazzo su 4 è stato "sospeso", e la promozione dovrà ancora guadagnarsela. Senza prendere in considerazione gli studenti del quinto anno, sono poco più di 2 milioni i ragazzi delle scuole superiori che hanno dovuto affrontare le novità, in tema di recupero dei debiti scolastici, introdotte dall'ex ministro Giuseppe Fioroni. In base a quel 24,2% di "sospesi" che hanno tirato fuori gli esperti di La tecnica, sono 520 mila i ragazzi che dovranno riprendere in mano i libri tra giugno e luglio, seguire i corsi estivi che organizzerà la scuola e ripresentarsi a fine agosto o ai primi di settembre al cospetto dei loro prof per sostenere la prova (quasi sempre scritta) finale. Chi non avrà studiato abbastanza verrà bocciato. L'alternativa, per coloro che potranno permetterselo o avranno bisogno di una "cura da cavallo", sarà quella di rivolgersi a un insegnante privato. Nel 2007, secondo i dati ufficiali diffusi da viale Trastevere, l'86,5% dei ragazzi venne promosso a giugno. Poco più della metà (il 50,4%) senza debiti, il 36% con uno o più debiti che potevano essere recuperati negli anni successivi. Quest'anno è tutta un'altra cosa. I promossi a giugno sono poco meno del 62%: quasi un quarto in meno rispetto allo scorso anno. Ma la vera novità sono i "rimandati", che negli istituti tecnici sfiorano il 30%. Anche nei licei una consistente fetta di alunni è stata rimandata ad agosto/settembre (il 23,4%), percentuale che cala drasticamente (19%) negli istituti professionali, dove però il numero dei bocciati tocca un picco: il 23%. Alla fine del primo quadrimestre, il 42% di ragazzi riportava insufficienze in uno o più materie. "E' stato sufficiente che il ministro Fioroni ponesse un termine invalicabile ed è successo il miracolo", dice Daniela Girgenti, direttore della Tecnica della scuola. E su un eventuale ripristino degli esami di riparazione, i presidi non hanno troppi dubbi: la maggior parte, con una percentuale leggermente inferiore negli istituti tecnici, si è espressa favorevolmente al ritorno alla sessione autunnale.
"Netta - continua Girgenti - anche la
maggioranza favorevole al mantenimento del sistema dei debiti,
inteso come impegno della scuola a non lasciare solo chi resta
indietro e a evitare la stagione infausta durante la quale le
lezioni private erano l'unica soluzione a disposizione di quanti
venivano rimandati a settembre". |