Parte la sperimentazione Economia-Istruzione sulla gestione del personale Premi a chi taglia i posti. Una quota dei futuri risparmi sarà reinvestita Antimo Di Geronimo da ItaliaOggi dell'8/1/2008
I comuni e le province che chiuderanno le scuole riceveranno più soldi dallo stato. Ma i soldi in più arriveranno solo se saranno raggiunti gli obiettivi di contenimento della spesa previsti dalla Finanziaria.
Maggiori finanziamenti anche per le scuole che
chiuderanno plessi e ridurranno il numero delle classi.
Più soldi Gli incentivi alle amministrazioni che contribuiranno a tagliare i costi della spesa pubblica per l'istruzione, avranno effetti solo se lo stato riuscirà a mantenere fede agli impegni di riduzione del budget di viale Trastevere. In particolare, i tagli previsti ammontano a 535 milioni di euro per l'anno 2008, 897 milioni per l'anno 2009, 1.218 milioni per il 2010 e 1.432 milioni a decorrere dall'anno 2011.
Prima si pagano i debiti
Fermo restando che se il ministero della
pubblica istruzione non riuscirà a dare effetti alle riduzioni di
spesa previste, scatterà la clausola di salvaguardia.
Gli stipendi
Insomma, questa volta il governo fa sul serio. E
la medicina è ancora una volta quella della riduzione del numero degli
stipendi da pagare.
I tavoli tagliaspese Dai tavoli saranno esclusi i sindacati della scuola, ma avranno accesso tutte le amministrazioni interessate: l'amministrazione scolastica centrale e periferica, le regioni, gli enti locali e le istituzioni scolastiche. Ma siccome non ci sono soldi, il lavoro che sarà effettuato in questi organi «tagliaspese» dovrà essere effettuato gratuitamente. O per lo meno senza ulteriori oneri oltre quelli degli stipendi dei funzionari che vi si insedieranno.
Come ragionieri
Agli uffici scolastici regionali andrà il
compito di tirare le somme del lavoro di forbice degli organi
tagliaspese. E i soldi risparmiati saranno incamerati direttamente dal
ministero della pubblica istruzione. Prima, però, dovrà dare
attuazione alla ricetta di Tommaso Padoa- Schioppa: circa 4.080
milioni di euro da tagliare entro il 2011. Se rimarrà qualcosa, dopo
avere pagato la cambiale al ministero dell'economia, le cui rate
dovranno essere versate gradualmente, anno per anno, il ministero
della pubblica istruzione potrà dare un premio in denaro alle
amministrazioni che avranno tagliato di più.
Al via la riconversione
Insomma, questa volta si taglia davvero. E si fa
sul serio anche nei confronti dei docenti soprannumerari in esubero.
Vale a dire nei confronti degli insegnanti di ruolo che hanno perso la
titolarità della sede per effetto del calo demografico e non hanno
ottenuto una nuova sede perché ci sono più docenti di ruolo che
cattedre nella classe di concorso da cui provengono. |