Vacanze finite per otto milioni di studenti.
Regioni bocciano idea Rutelli: 15 giorni pausa
anche nel 2008-09
La Stampa del
7/1/2008
ROMA
Vacanze finite per i quasi otto milioni di studenti e 850.000
insegnanti della scuola italiana: la pausa natalizia è infatti al
capolinea e oggi rientreranno tutti in classe per riprendere le
lezioni dopo circa due settimane.
Le associazioni turistiche e di albergatori, assieme al ministro dei
Beni Culturali Francesco Rutelli, avrebbero preferito uno stop ancora
più lungo permettendo così di allungare i soggiorni invernali e
primaverili (anche le vacanze pasquali si sarebbero dovute allungare
di almeno cinque giorni) e di dare il là alla “destagionalizzazione”
dei flussi dei vacanzieri.
Nei giorni scorsi la conferenza Stato-Regioni ha però stabilito che la
materia scolastica rimane di esclusiva competenza delle stesse
regioni, la maggior parte delle quali non ha alcuna intenzione di
cambiare il calendario tradizionale. Ad iniziare dalla giunta
regionale della Lombardia che, bruciando i tempi, con l’inizio del
2008 ha già approvato quello per il prossimo anno scolastico: 217
giorni complessivi di lezione, con le date di apertura e chiusura in
linea con gli altri anni (inizio l’8 settembre 2008, termine al 16
giugno 2009), la possibilità per ogni istituto di scegliere qualche
giorno ulteriore di vacanza per particolari esigenze locali e
soprattutto nessuna novità in fatto di vacanze natalizie e pasquali.
Una doccia fredda per i promotori di un calendario alternativo a
quello canonico, tra l’altro negli ultimi giorni osteggiato da alcune
associazioni di studenti e docenti preoccupate per l’inadeguatezza
delle strutture scolastiche (soprattutto del Sud) di fronte ad
eventuali lezioni da affrontare nel periodo estivo.
Nei prossimi giorni dovranno invece prendere un’importante decisione i
600.000 alunni iscritti alla terza media: entro il 30 gennaio sono
chiamati a decidere a quale istituto superiore iscriversi. L’anno
scorso quasi il 40% ha optato per i licei (qualche anno fa la
percentuale non superava il 34%), ma il rilancio di Tecnici e
Professionali voluto dal ministro Fioroni potrebbe far cambiare idea a
molte famiglie incerte e rilanciare quest’ultimi sempre meno
gettonati.
Scelte a parte, per tutti gli studenti della scuola italiana si
prospetta un periodo continuativo di studi che si protrarrà fino alla
pausa pasquale, fissata dalla maggior parte dalle regioni dal 20 al 25
marzo; i primi a lasciare le classi saranno gli studenti dell’Umbria
(in vacanza già dal 17 marzo), della Puglia (dal 19) e di Lombardia,
Abruzzo e provincia di Trento (che torneranno in aula con un giorno di
ritardo).
Le regioni hanno poi già stabilito il termine delle lezioni: i primi a
terminare l’anno saranno gli studenti del Molise (il 6 giugno 2008),
il giorno dopo sarà la volta di quasi tutte le altre regioni; fanno
eccezione la Sardegna (il 9 giugno), Trento e Puglia (il 10 giugno) e
la Liguria, che ha deciso di chiudere l’anno l’11 giugno.
Gli ultimi studenti a lasciare le aule saranno gli abruzzesi assieme a
quelli di Bolzano e provincia (il 14 giugno): questi ultimi dopo
essere stati richiamati sui banchi per primi saranno anche gli ultimi
a lasciarli. La maturità inizierà invece per tutti i candidati (che
dovrebbero essere quasi mezzo milione) il prossimo 18 giugno.