Dirigenti scolastici/1. da Tuttoscuola, 27 gennaio 2008
Intervenendo a una iniziativa di studio sul ruolo della dirigenza nella scuola dell’autonomia promossa da "Treellle", l’associazione presieduta dall’ex responsabile scuola di Confindustria Attilio Oliva, il ministro della pubblica istruzione Fioroni coglie l’occasione per rivolgere un duro avvertimento all’intera categoria dei dirigenti scolastici. Secondo il ministro non servono nuove leggi: basta "applicare quelle che ci sono già, assieme ai nuovi strumenti finanziari e sanzionatori che abbiamo dato ai presidi in questi 15 mesi di lavoro", ha detto Fioroni. "Adesso i presidi devono assumersi la responsabilità. Decidere e fare di più", anche perché "i presidi i poteri ce li hanno" e le risorse ci sono. Si tratta di utilizzarle razionalmente, evitando di accumulare debiti a fronte di giacenze, cioè di "soldi non spesi" (quasi un miliardo negli ultimi 5 anni, secondo il ministro). Tra i costi che Fioroni addebita ai dirigenti scolastici incapaci di far valere il loro ruolo e la loro autorità ci sono quelli legati alle ispezioni per gli episodi di bullismo e per i casi di inidoneità professionale dei docenti. "Basta con questa assuefazione", ha detto il ministro, "esiste una legge da 30 anni che permette al preside di allontanare un docente non idoneo".
Ma
dalla categoria dei dirigenti scolastici si levano immediatamente
lamentele e proteste, in parte supportate anche da "Treellle": le
risorse in realtà non ci sono o sono del tutto insufficienti,
l’autonomia finanziaria è assai limitata e il potere sanzionatorio dei
capi d’istituto nei confronti dei docenti e degli allievi è
condizionato da una serie infinita di procedure, vincoli, possibilità
di ricorso, tempi lunghi. |