Lo prevede un decreto del ministro

Libri di testo,
tetto anche per le superiori.

Fioroni: «C'è stata una particolare attenzione
alle spese che devono affrontare le famiglie»

 Il Corriere della Sera del 24.2.2008

 

ROMA - L'obiettivo è quello di aiutare le famiglie, ma anche di conciliare l'aspetto economico con quello qualitativo dei libri di testo, perché non sempre tutto quello che costa tanto, vale tanto. È questa la «filosofia» della novità del decreto sul «tetto di spesa» dei libri di testo varato dal ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, che per la prima volta ha voluto «mettere mano» anche nelle scuole superiori.

CARO-LIBRI - C'è stata una «attenzione particolare alle famiglie - ha spiegato il ministro Fioroni - che soprattutto alle superiori affrontano le spese maggiori». Bisognerà aspettare ora le prossime ore per sapere quale saranno i tetti massimi di spesa. Forti sollecitazione per calmierare il costo dei libri erano venute, nei giorni scorsi, dalle associazioni dei consumatori che chiedevano interventi per fermare la galoppante corsa dei prezzi. In corso anche un'istruttoria dell'Antitrust sul caro-libri.

REAZIONI - Positivo il commento di Angela Nava, presidente dell'associazione "Genitori democratici": «Il decreto sul taglio del costo dei libri di testo è un buon segnale, va letto positivamente anche perché valorizza l'allargamento dell'età dello obbligo, di cui si è parlato molto poco e che invece porta la scuola italiana in Europa». Ma la «politica del calmierare i costi - aggiunge Nava - ha spesso scarsi esiti se non è affiancata da una politica complessiva che coinvolga una nuova cultura del libro di testo, con l'impegno degli editori, della distribuzione e anche con l'utilizzo delle nuove tecnologie». «Intervenire sui prezzi non ci dà garanzie di riuscita del taglio dei costi - afferma invece Massimo Di Menna, segretario di Uil Scuola - ma sarebbe preferibile un intervento finanziario consistente, per dare ai ragazzi che sono bravi a scuola borse di studio per aver dei libri». «Attendiamo di vedere come si concretizzerà il taglio del costo dei libri di testo, ma tendenzialmente si tratta di una scelta importante» commenta la Rete degli Studenti attraverso il portavoce Giulia Tosoni. «Il decreto testimonia che esiste ancora la volontà di fare quello che il governo può fare in questo momento, ma noi chiediamo che l'investimento fatto sia continuativo nel tempo, con soluzioni, come quella dei libri in comodato d'uso, che consentano alle scuole di avere maggiori strumenti contro il caro-testi».