Precari in ansia: di A. G. La Tecnica della Scuola del 5.2.2008. Attraverso una petizione, alcune associazioni chiedono che venga firmato un decreto interministeriale che garantisca le immissioni in ruolo previste nelle due prossime estati. Al Ministero della pubblica istruzione sono consci del pericolo imminente, ma anche loro sono in attesa degli eventi. La situazione di empasse politica potrebbe comunque portare agli attuali precari abilitati anche importanti vantaggi. La caduta del Governo potrebbe rivelarsi una beffa per i 120.000 precari (100.000 insegnanti e 20.000 Ata) che avrebbero dovuto essere assunti durante le due prossime estati, così come previsto nella Finanziaria 2008. Il nuovo Governo potrebbe infatti non avallare questo provvedimento reputandolo secondario rispetto ad altre emergenze.
Con una petizione, cui stanno rapidamente confluendo le
firme dei diretti interessati, diverse associazioni dei precari hanno
così deciso di giocare d’anticipo chiedendo ai Ministri uscenti, della
PI, Giuseppe Fioroni, e dell’economia, Tommaso Padoa Schioppa, di
firmare un decreto interministeriale per evitare che sfumino le
previste immissioni in ruolo. "Tanti insegnanti precari – continua il documento - hanno bisogno di un lavoro stabile e sicuro per poter programmare il loro futuro, tante famiglie hanno bisogno di una scuola di qualità per i loro figli, attualmente costretti a frequenti ed improduttivi ‘balletti’ di insegnanti in spregio a qualsiasi forma di continuità didattica, essenziale per un processo complesso come quello dell' apprendimento".
Al Ministero della pubblica istruzione sono consci del
pericolo imminente, ma anche loro sono in attesa degli eventi.
"Essendo le assunzioni già previste dalla Finanziaria del 2007, anche
un governo guidato dal presidente Marini potrebbe autorizzare le
60.000 assunzioni previste tra pochi mesi", ha fatto sapere il
viceministro Mariangela Bastico. Le più a rischio sarebbe soprattutto
la seconda tranche di immissioni in ruolo: "quelle del 2009 – ha
sottolineato Bastico - saranno di competenza del nuovo governo". "Ciò dimostra - ha fatto sapere la Flc-Cgil - che le previste 100.000 immissioni in ruolo nei prossimi due anni non esauriranno le graduatorie degli aspiranti docenti, ma le scalfiranno. E rende necessario un nuovo piano di immissioni in ruolo. Problema di non scarso rilievo se si considera la necessità di avviare un nuovo sistema di reclutamento che valorizzi il percorso universitario di formazione e dia uno stop definitivo alle sanatorie". Le nuove modalità di reclutamento (che prevedono un regolamento di selezione, una nuova formazione e nuove modalità di assunzione) tuttavia sono ancora lontane dal compiersi: Fioroni contava di arrivare a definire il tutto entro pochi mesi. Praticamente impossibile che ci si riesca in pochi giorni.
Per completezza va comunque detto che per i precari
vincitori di concorso inseriti nelle graduatorie ad esaurimento questa
situazione di empasse politica potrebbe portare anche importanti
vantaggi: dando per scontato che le previste assunzioni dovessero
comunque compiersi, l’allungamento dei tempi di composizione del nuovo
sistema di reclutamento (e il rinvio dei nuovi concorsi, inizialmente
previsti per il 2009) costringerà il Ministero della PI ad immettere
in ruolo attingendo al 100% proprio delle ex graduatorie permanenti.
Considerati i tanti posti vacanti anche gli ultimi inseriti possono
sperare. |