Le riforme possono aspettare,
la scuola no.
da
Tuttoscuola, 19 febbraio 2008
Gilda degli insegnanti,
attraverso il suo coordinatore nazionale,
Rino Di Meglio,
lancia un grido d'allarme con preghiera di soccorso (serio e
credibile) per la scuola.
Con il suo appello si rivolge ai politici, in vista delle prossime
elezioni, partendo dalla constatazione che nell'opinione pubblica si è
destato, secondo Gilda,
un nuovo interesse per la scuola.
Il sindacato, quindi "non è più
solo ad affermare la necessità di una scuola seria, con insegnanti
qualificati, del ripristino di un minimo di disciplina e della
valutazione degli alunni in base all'effettivo merito."
I governanti sono invitati, quindi, a cambiare la rotta disastrosa
tenuta negli ultimi decenni nei confronti della scuola.
I concetti basilari da sostenere, secondo
Gilda degli insegnanti,
sono pertanto, che la scuola statale non sia considerata terreno di
conquista di una parte politica, e che vi sia la moratoria nelle
cosiddette riforme, perché "non è
possibile che ad ogni cambio di Governo la scuola italiana venga
devastata negli ordinamenti e nei programmi."
I docenti hanno bisogno di un periodo di stabilità.