SCELTE DI STUDIO DEI RAGAZZI DOPO LE MEDIE
Bastico,
luci e ombre della scuola italiana
rispetto all'Europa.
Il vice ministro a Bruxelles
La Stampa del
15.2.2008
ROMA
Il Vice Ministro della pubblica istruzione Mariangela Bastico ha
partecipato, in rappresentanza del Governo italiano, al Consiglio
Europeo dei Ministri dell’istruzione. All’ordine del giorno, spiega
una nota del ministero, l’adozione del Rapporto 2008 sui progressi nel
raggiungimento degli obiettivi di Lisbona e la definizione di alcuni
punti chiave sulla istruzione e la formazione per il Consiglio dei
Capi di Stato e di Governo di primavera.
«Il Rapporto 2008 contiene luci ed ombre per l’Italia - dichiara il
Vice Ministro- abbiamo un “doppio più”, cioè un andamento migliore
della media europea, per la riduzione dell’abbandono scolastico e per
l’incremento del numero dei diplomati. Per chi, come me compresa, da
anni lavora per realizzare la scuola del ’non uno di menò, è motivo di
grande soddisfazione».
Restano confermati i ritardi in Italia rispetto alla partecipazione
degli adulti all’istruzione per tutta la vita, pur in crescita.
Inoltre, gli studenti italiani, insieme con tanti loro coetanei
europei, stanno peggiorando molto nella capacità di lettura. Buoni
invece i dati sull’aumento dei diplomati in discipline matematiche,
scientifiche e tecnologiche.
«Per contrastare queste due emergenze educative - continua il Vice
Ministro Bastico - abbiamo reagito con determinazione mettendo in
cantiere il Progetto di Legge sull’educazione permanente che,
purtroppo, a causa dello scioglimento delle Camere, non potrà fare il
suo percorso parlamentare. Ma che mi auguro sia immediatamente ripreso
nella prossima legislatura; con l’approvazione, in via sperimentale,
dei nuovi curricoli per la scuola elementare e media e per i due anni
di istruzione superiore obbligatoria».
Per le nuove strategie europee dopo il 2010, a conclusione della
programmazione definita a Lisbona (2000-2010), il Vice Ministro ha
proposto «il prolungamento di alcuni assi fondamentali volti a
innalzare le competenze diffuse, di base, linguistiche, matematiche e
scientifiche. E a ridurre l’abbandono scolastico; valorizzare le
eccellenze, la ricerca e l’innovazione. A rafforzare i percorsi di
istruzione e formazione per tutta la vita».
Bastico ha inoltre ribadito la necessità «di aumentare le strategie di
sostegno dell’occupazione e della carriera delle donne e della
mobilità transnazionale dei giovani. Esprimo piena condivisione -
conclude - alla proposta di dedicare l’anno europeo 2009 alla
creatività e all’innovazione. L’Italia ha sicuramente molto da dire su
questi temi».