La farsa dei corsi di recupero. Gabriele Fraternali La Tecnica della Scuola dell'1.2.2008.
In questi giorni le scuole superiori sono alle prese con l’applicazione della recente normativa che obbliga gli Istituti ad organizzare i corsi di recupero, il parto è difficile dato che non si possono obbligare i docenti ad attività supplettive ed i finanziamenti non sono sufficienti. Nell’Istituto dove insegno il preside ha aggirato la normativa in vigore, cambiando nome ai corsi e trovando legittimità in una circolare ministeriale del 7/8/1996, promuovendo così un recupero il mattino con la classe al completo, in altre parole obbligando i docenti ad un “fermo biologico”: sospendere lezioni e verifiche per tre settimane!!! Vi immaginate in Direttore d’orchestra senza spartito o un militare senza armi?
Un Docente senza programma e verifiche da svolgere è
nudo…, deve stare al servizio degli studenti, anche di quelli che per
libera scelta non hanno compreso gli argomenti. Questo riguarda tutte le discipline, la strategia didattica richiesta: essere ubiquitari e motivare lo studio senza verifiche, è ascrivibile più ad un essere metafisico che ad esseri terrestri come noi, i quali rispondono con un profondo senso di frustrazione e in alcuni anche di depressione. Questa situazione apparentemente surreale ha una sua logica che si evidenzierà quando tra ventuno giorni, come d’incanto,spariranno i debiti scolastici pregressi…. Il miracolo permetterà agli studenti di affrontare gli esami di stato, alla scuola di dimostrare di aver organizzato corsi di recupero efficaci in tutte le materie a costo zero ed ai genitori di non spendere niente di tasca propria per il recupero dei figli. La normativa ministeriale disciplina diversamente questi corsi con attività accessorie intra-moenia, con pochi studenti segnalati dal docente nel consiglio di classe,ma ai gattopardi che dirigono le scuole pubbliche basta salvare la forma e nessuno si permette di contrastarli, hanno stravolto gli organi collegiali: sono solo organi! Siamo sudditi. Se lo studente va male la responsabilità, oggi, è dei docenti, e così si completa quel processo di elementarizzazione degli studi Superiori: “dobbiamo dimostrare di aver espletato ogni possibilità di recupero per lo studente con carenze cognitive”, e allora fanno bene quei colleghi,sempre più numerosi, che si rifiutano di valutare e promuovono tutti indiscriminatamente, poiché, come dicono loro”…i promossi non fanno ricorso.” La valutazione è parte integrante dell’insegnamento, lo indirizza ne determina le priorità, stabilisce i valori dei contenuti, corregge gli errori… non è un accertamento fiscale o punitivo; scinderla dall’insegnamento, come avviene in questi corsi, addirittura in estate si prevedono docenti diversi, è un non senso.
Il quattordici luglio torneremo a scuola per i corsi di
recupero estivi ed anche in agosto per le verifiche e gli scrutini….
Il quattordici luglio è un giorno in cui in Francia si celebra la
presa della Bastiglia, i prigionieri furono liberati, a noi invece ci
rinchiudono di nuovo. |