Cosa succede alle sezioni primavera?
da
Tuttoscuola, 26 febbraio 2008
Si avvicina il momento della conferma
e, se possibile, del potenziamento delle sezioni primavera - il nuove
servizio educativo per bambini tra i 24 e i 36 mesi di età - ma dalla
IX Commissione della Conferenza delle Regioni giungono segnali di
contrasto.
Il servizio sperimentale delle "primavera" che, dopo il successo della
prima applicazione, è fortemente richiesto da famiglie, amministratori
locali e gestori di scuole per l’infanzia, è nato l’anno scorso, a
seguito della legge finanziaria 2007, da un Accordo sancito dalla
Conferenza unificata Stato, Regioni e Autonomie locali.
Lo Stato con quell’Accordo ha garantito le risorse finanziarie (quasi
35 milioni di euro, di cui 15 a carico del ministero della pubblica
istruzione) e i Comuni interessati hanno garantito strutture,
ammodernamenti e servizi. Le Regioni, che pur hanno competenza
istituzionale sui servizi per la prima infanzia, hanno dato il loro
benestare, limitando, come espressamente richiesto dalla Regione
Lombardia, la sperimentazione solo per l’anno 2007-2008.
Si tratta ora di prorogare per un altro anno quella sperimentazione,
visto il successo e le forti richieste, ma la Regione Lombardia ha
posto il veto, con una motivazione dettata dai contrasti politici
alimentati dalla campagna elettorale. Eppure proprio la Lombardia è la
regione che ha avuto in assoluto il maggior numero di sezioni
primavera finanziate (189), delle quali quasi due terzi in scuole
paritarie e una quarantina in strutture comunali (il comune di Milano
da solo ha avuto finanziate 20 sezioni primavera).