Le associazioni sul decreto milleproroghe

Ricercatori, concorsi bloccati.

 da ItaliaOggi del 24.2.2008

 

«Il milleproroghe perpetua il vuoto legislativo prodotto dal ministro Fabio Mussi e dai suoi collaboratori». Non usano mezzi termini le rappresentanze dei ricercatori precari che all'indomani della conversione in legge del decreto milleproroghe insorgono contro i nuovi provvedimenti che «creano un grave danno per gli atenei e per quanti aspirano a un ingresso in ruolo».

Gli emendamenti proposti e accolti al decreto milleproroghe infatti hanno stabilito che dalla fine di febbraio saranno bloccati tutti i concorsi da ricercatore su budget ordinario in attesa dell'approvazione del provvedimento, ora al controllo della Corte dei conti. E questo secondo le associazioni di categoria sta a significare «che il nuovo regolamento Mussi a oggi non esiste e non ci sono garanzie di una sua rapida conversione in legge e di una sua prossima attuazione». «Mai prima d'ora erano stati bloccati con una legge i concorsi per i ricercatori banditi per di più quelli banditi con i fondi di ateneo», ha incalzato Nunzio Miraglia coordinatore nazionale dell'Associazione nazionale docenti universitari, «è come dire agli atenei che non hanno la possibilità di spendere per i ricercatori». Tutto questo, per Miraglia, insieme al ritorno della doppia idoneità per concorsi non fa altro che smentire quello che ha sempre dichiarato Mussi di invertire la piramide accademica fatta di pochi ricercatori e molti docenti.

Nel dl milleproroghe è infatti spuntato il provvedimento che raddoppia gli idonei nei concorsi per i professori universitari. La versione originaria del milleproroghe aveva prorogato le regole del 1998 mantenendo però il vincolo introdotto dalla riforma del 2005 che imponeva alle commissioni di indicare un solo idoneo per ogni posto a concorso. Il provvedimento consente ora di ritornare a selezionare due idonei per ogni posto e di introdurre così nel circuito universitario un bacino di aventi diritto senza posto. Un dato positivo questo però per Marco Merafina coordinatore nazionale dei ricercatori universitari che, dopo aver attaccato il ministro per il bloccato dei concorsi, considera positivo l'aver inserito la seconda idoneità che «almeno fa recuperare anni di concorsi bloccati».

Nel testo approvato alla camera scompare infine anche l'ultimo riferimento al Patto di agosto che avrebbe dovuto introdurre incentivi per gli atenei migliori. Le regole di calcolo delle spese del personale che dovevano valere fino al piano per lo stanziamento competitivo, sono prorogate fino alla fine del 2008.