Petizione dei precari,
assunzioni a rischio con la caduta del governo.
Chiesto decreto per 120.000 unità, ma il
ministero non si sbilancia
La Stampa del
4.2.2008
ROMA
I precari della scuola sono di nuovo in fibrillazione: le assunzioni
previste in Finanziaria, di 100.000 insegnanti e 20.000 unità di
personale non docente, che l’esecutivo Prodi aveva dato garanzia di
attuare durante le due prossime estati, rischiano di tramontare a
causa della caduta del governo.
Con una petizione, cui stanno rapidamente confluendo le firme dei
diretti interessati, le associazioni dei precari chiedono quindi al
ministro della PI, Giuseppe Fioroni, e dell’Economia, Tommaso Padoa
Schioppa, di firmare un decreto interministeriale proprio per evitare
che sfumino le previste immissioni in ruolo.
«La politica si assuma la responsabilità di prendere decisioni che
vanno a vantaggio di tutti i cittadini; i giochi di potere e gli
intrighi di palazzo non danneggino la gente comune», si legge nel
documento firmato dal Comitato insegnanti precari non abilitati, il
Comitato precari di Parma, il forum Precarisalerno, il forum
precariscuola, l’Orgoglio precario e il blog PrecariaMente.
«Tanti insegnanti precari - si legge sempre nel documento dei precari
- hanno bisogno di un lavoro stabile e sicuro per poter programmare il
loro futuro, tante famiglie hanno bisogno di una scuola di qualità per
i loro figli, attualmente costretti a frequenti ed improduttivi
“balletti” di insegnanti in spregio a qualsiasi forma di continuità
didattica, essenziale per un processo complesso come quello dell’
apprendimento».
Da viale Trastevere giungono segnali di accoglimento del problema, ma
la questione non sembra inclusa nelle priorità dello scorcio finale
della gestione Fioroni. «Essendo già previste dalla Finanziaria del
2007, anche un governo guidato dal presidente Marini potrebbe
autorizzare le 60.000 assunzioni previste tra pochi mesi», ha fatto
sapere il viceministro Mariangela Bastico.
Secondo il sottosegretario alla PI quella più a rischio sarebbe
sopratutto la seconda tranche di assunzioni: «quelle del 2009 - ha
sottolineato la Bastico - saranno di competenza del nuovo governo».
Del resto il problema precariato della scuola non si sarebbe esaurito
con questa doppia tornata di assunzioni prevista dal governo Prodi:
secondo i dati ufficiali, pubblicati pochi giorni fa dal ministero
della PI, i docenti abilitati inseriti nelle graduatorie (ad
esaurimento) ammontano a circa 280.000 docenti.
A cui si vanno ad aggiungere almeno 100.000 lavoratori non docenti
iscritti nelle graduatorie che lavorano nella scuola a tempo
determinato come bidelli, assistenti amministrativi e tecnici. Di
tutto questo “esercito”, in totale circa 400.000 persone, quasi la
metà lavora con supplenze annuali ed il resto si accontenta di
sostituzioni brevi.
«Ciò dimostra - ha fatto sapere la Flc-Cgil - che le previste 100.000
immissioni in ruolo nei prossimi due anni non esauriranno le
graduatorie degli aspiranti docenti, ma le scalfiranno. E rende
necessario un nuovo piano di immissioni in ruolo».
«Problema di non scarso rilievo - continua il sindacato di Panini - se
si considera la necessità di avviare un nuovo sistema di reclutamento
che valorizzi il percorso universitario di formazione e dia uno stop
definitivo alle sanatorie».
Un rinnovato sistema di reclutamento ancora però in alto mare e che,
come le immissioni in ruolo, rischia fortemente di saltare assieme al
governo. A meno che i tavoli interministeriali non stringano i tempi e
permettano al ministro Fioroni di approvare la nuova legge (con il
ritorno dei concorsi ordinari con cadenza biennale e un maggior
periodo di tirocinio professionale) prima del suo addio al dicastero
dell’Istruzione.