Asili aperti di A.T. La Tecnica della Scuola del 12.2.2008. Dopo la perentoria presa di posizione del ministro Fioroni contro la circolare del comune di Milano che di fatto escludeva dalle iscrizioni negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia i figli di immigrati senza permesso di soggiorno, una sentenza del Tribunale, giudicando “discriminatorio” quanto contenuto nella parte contestata della circolare, accoglie l’istanza avanzata da una mamma marocchina che aveva presentato ricorso contro la mancata iscrizione della propria figlia.
Dopo le polemiche suscitate dalla circolare del comune
di Milano, emanata nello scorso mese di dicembre, che di fatto
escludeva dalle iscrizioni negli asili nido e nelle scuole
dell’infanzia i figli di immigrati senza permesso di soggiorno, il
sindaco Letizia Moratti, preso atto della presa di posizione e delle
sollecitazioni del ministro della Pubblica istruzione Giuseppe
Fioroni, che minacciava il ritiro del riconoscimento della parità
concessa alle scuole comunali, aveva dovuto recedere dall’idea di
subordinare l’iscrizione alla presentazione di documenti che
attestassero il permesso di soggiorno.
Adesso è giunta la sentenza del tribunale civile di
Milano che ha accolto l’istanza avanzata da una mamma marocchina che
aveva presentato ricorso contro la mancata iscrizione della propria
figlia alla scuola dell’infanzia. Il giudice, affermando il principio
secondo cui qualsiasi minore sul territorio nazionale ha possibilità
di accedere a tutti i diritti di assistenza, a prescindere dalla
condizione di “regolarità” dei genitori, ha giudicato
“discriminatorio” quanto contenuto nella parte contestata della
circolare e ha ordinato al comune Milano di riformularne il testo |