Battaglia legale sull'idea di dare una pagella
ai docenti
In campo i sindacati, tensione con il programma del governo
Francia, gli alunni danno i voti prof in guerra:
"Un abuso".
Anais Ginori, la Repubblica
del 26.2.2008
E' battaglia legale
sull'idea di dare una pagella (virtuale) ai professori francesi. Dopo
il clamoroso successo di "Note2be.com", creato a fine gennaio e già
visitato da 40mila utenti, il sindacato degli insegnanti francesi ha
chiesto alla magistratura di chiudere il sito. Sulla homepage, con lo
slogan "Prendi il potere, metti un voto ai tuoi prof!", gli alunni
devono registrarsi in base a classe e istituto. Poi possono giudicare,
dando un voto da 0 a 20 (il punteggio del sistema scolastico
francese), le qualità professionali dei loro insegnanti.
I criteri di valutazione sono sei: interessante, chiaro, disponibile,
equanime, rispettato dalla classe, motivato. "Viene così fuori un voto
globale per ogni prof" spiega Stéphane Cola, giovane imprenditore
titolare del sito. Inutile dire che le "pagelle" dei prof, nella
maggior parte dei casi sono sotto la sufficienza, e i commenti
aggiunti dagli alunni nei vari forum sono spesso violenti e più
offensivi.
La polemica è scoppiata mentre si stava ancora discutendo
dell'accorata difesa del primo ministro François Fillon nei confronti
di un professore arrestato dopo aver schiaffeggiato un alunno. Anche
la scuola francese soffre di una crisi di fiducia sempre più profonda
tra alunni, corpo insegnante e genitori. E' stato l'economista Jacques
Attali il primo a suggerire al governo, nel suo rapporto per
"rilanciare la Francia", l'idea di fare una valutazione annuale dei
professori, dalle scuole materne fino all'università, tentando di
ricostruire consenso e credibilità negli istituti. Ma l'iniziativa di
"Note2be.com", totalmente privata e autogestita, ha spiazzato tutti,
anche i più critici del sistema.
Le varie sigle sindacali, di destra e sinistra, si sono unite per
denunciare il "linciaggio pubblico" e la "vergognosa demogogia".
Mentre gli alunni rimangono anonimi nella loro valutazione, gli
insegnanti sono citati per nome, disciplina, classe. La richiesta di
bloccare il sito è stata presentata inanzittutto per difendere la
privacy. "Non spetta agli alunni dare le pagelle" aggiunge Francis
Berguin, di Snes-Fsu, principale sindacato delle superiori. Sei
insegnanti si sono personalmente costituiti nel procedimento
giudiziario come parti lese. Altri hanno addirittura creato un sito di
risposta, "contrenote2be. com". In attesa del verdetto, atteso per il
3 marzo, il fondatore Cola ha sospeso il sito e ha dovuto rinunciare
alla sua candidatura nelle liste del partito di destra Ump. "Sono
sereno sulla sentenza. Ci sono state iniziative come la mia anche in
Gran Bretagna" ha detto. Ma anche il ministro dell'Istruzione lo ha
attaccato. "Siamo contrari a queste iniziative. La valutazione dei
professori - ha commentato Xavier Darcos - è competenza esclusiva di
ispettori e presidi".