LA POLEMICA SUI CALENDARI SCOLASTICI
Allegri, quest'estate
le vacanze si allungano.
Recuperi, esamini, riparazioni: e i promossi
cominceranno dopo
Maria Teresa Martinengo, La Stampa del
18.2.2008
TORINO
Il pasticciaccio dei nuovi esami di riparazione di cui non sono stati
chiariti fino in fondo modalità e tempi di svolgimento, affidati alla
decisione delle singole scuole autonome, sta creando incertezze e
problemi agli studenti e ai docenti. Verifiche e scrutini estivi
richiedono un’organizzazione nuova, considerato che la richiesta di
maggiore serietà e severità del ministro Fioroni non ha solo riportato
all’antico,maha anche introdotto i corsi di recupero che all’epoca
degli «esami di settembre» non esistevano. L’assenza di punti fermi ha
portato persino - è noto fin qui il caso del liceo scientifico «Volta
» di Torino - a voler sbrigare corsi e prove entro il mese di luglio,
impedendo quindi agli studenti di avere il tempo necessario per
tentare seriamente di riportarsi in pari con i compagni promossi a
giugno. Ma se il caso torinese sembra isolato, di certo le difficoltà
organizzative non mancano.
In ogni caso, il momento dell’avvio dell’anno scolastico 2008/2009,
con supplenti da nominare, programmi da mettere a punto, orari da
costruire e così via, sembra destinato a slittare. Insomma, non si
tornerà in classe il primo ottobre, com’è stato per generazioni di
studenti che in quel giorno di pieno autunno dicevano il vero addio
alle vacanze, ma è quanto mai possibile che il prossimo anno le scuole
partano in netto ritardo rispetto al 2007/2008.
«20 settembre», ha detto l’assessore all’Istruzione della Provincia di
Torino Umberto D’Ottavio. «L’anno deve iniziare dando alle scuole la
possibilità di svolgere tutte le operazioni in modo adeguato.
Anticipare corsi, verifiche e scrutini non ha senso: i ragazzi devono
poter studiare e recuperare», spiega l’assessore. Poiché prove e
scrutini finali si terranno a cavallo tra agosto e settembre, in un
periodo in cui gli istituti sono di fronte a mille incombenze,
«proporremo alla Regione - prosegue - di aprire il calendario il 20
settembre. Purtroppo questo comporterà un inizio d’anno
differenziato». In effetti, perché gli allievi di elementari e medie
dovrebbero aspettare i fratelli maggiori?
La richiesta di avere un po’ di respiro prima dell’avvio delle lezioni
è arrivata anche al direttore scolastico regionale Francesco De
Sanctis. «Nei 15 incontri che ho avuto con i dirigenti scolastici del
Piemonte, l’esigenza di contare su duetre giorni in più - spiega - è
stata sottolineata a più riprese».
Chi avrà l’ultima parola sul calendario, fatte le audizioni con il
mondo della scuola, i sindacati, le rappresentanze delle famiglie e
degli enti erogatori dei servizi, cioè comuni e province, sarà
comunque l’assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero. «La
proposta di posticipare l’inizio va studiata - dice l’assessore - e lo
faremo al tavolo di consultazione tra tutte le parti in causa: a metà
marzo il calendario dovrebbe essere pronto. Adesso è presto per
ipotizzare una data. Una cosa però è certa: voglio salvaguardare
l’esigenza espressa dalle famiglie negli ultimi anni e cioè un giorno
d’inizio che valga per tutti gli ordini di scuola, una data blindata».
Gli studenti? Prima di pensare all’estate guardano al presente. Enei
blog scrivono che il rischio è di mettercela tutta per recuperare le
insufficienze del primo quadrimestre, tralasciando di andare avanti
nei programmi del secondo. Una cosa da non fare...