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Scuola, allarme sindacati:
ridotte all'osso spese funzionamento

Annunciate riduzioni di stanziamenti, colpa dei mancati risparmi

ApCOM, 1.12.2008

Roma, 1 dic. (Apcom) - Un'altra "tegola" per la scuola: le già ridotte spese che lo Stato stanzia annualmente per il funzionamento di ogni singolo istituto, fortemente ridotte dall'ultimo governo Prodi, per il prossimo anno scolastico rischiano di essere ulteriormente tagliate. Ad annunciarlo sono i sindacati, in particolare la Flc-Cgil, dopo aver appreso dalla nota ministeriale n. 3338 del 25 novembre 2008 sul programma annuale che si provvederà a "riduzioni degli stanziamenti di bilancio per tali voci di spesa".

La probabile ulteriore riduzione di spese destinate alle esigenze delle scuole che il governo si appresta ad adottare si dedurrebbe dal fatto che le uniche somme sicure garantite sono quelle destinate a "coprire" capitoli di spesa garantite dal contratto: i compensi accessori per il personale, gli esami di Stato, le pulizie, i rimborsi ai Comuni per i pasti del personale. Proprio sulle spese di funzionamento il Ministero, attraverso la nota, spiega che "tenuto conto delle riduzioni degli stanziamenti di bilancio per tali voci di spesa per l'anno 2009, si fa riserva di comunicare gli importi che potranno essere assegnati dopo la definitiva approvazione del bilancio dello Stato".

L'operazione è una conseguenza dei mancati obiettivi di risparmio: esattamente come già fatto con la legge finanziaria predisposta dall'ex ministro dell'Economia Padoa Schippa: in pratica se il ministero dell'Istruzione non rispetta i risparmi programmati, il governo applica la cosiddetta ''lausola di salvaguardia' assegnando meno fondi al Miur per il funzionamento delle scuole.

Nel 2008 il taglio è stato di 560milioni di euro: 200 milioni di 'penale' erano stati alleggeriti con la legge 133. Ora è probabile che i tagli vengano attuati anche per il 2009.

Inevitabile l'allarme dei sindacati. Mentre la Cisl Scuola si limita a parlare di "riduzione degli stanziamenti previsti per il 2009", la Flc-Cgil commenta duramente il contenuto della nota: un testo che "rende ancora più evidente la difficile situazione finanziaria delle scuole - spiega il sindacato guidato da Mimmo Pantaleo - dal momento che smentisce il d.m. 21/2007 (capitolone): questo, infatti, prevedeva l'assegnazione di una dotazione finanziaria che non viene più richiamata. E' bene ricordare che la clausola di salvaguardia ha sottratto 560 milioni di euro di cui solo 200 sono ripristinati con la manovra d'estate". In cima alle spese che ogni istituto si vedrebbe ulteriormente tagliare vi sarebbero quelle per sostituire gli insegnanti ed il personale Ata malato: "superfluo e in contrasto con i principi del diritto allo studio - sottolinea la Flc-Cgil - appare il richiamo contenuto alle scuole di limitare il conferimento delle supplenze. Esse si sono responsabilmente autolimitate già da tempo sia per la mancanza di fondi correnti sia per l'ipoteca dei debiti pregressi che grava da anni sui loro bilanci".

Sulla possibile riduzione dei fondi rivolti al funzionamento di ogni plesso scolastico si è soffermata oggi la testata specializzata 'La Tecnica della scuola': "poiché l'assegnazione per il funzionamento didattico e amministrativo era già molto contenuta - si legge sul giornale scolastico - parlare di ulteriori riduzioni per il 2009 significa che per i fondi saranno poco più che una elemosina".

La testata specializzata fa anche un esempio sui possibili effetti della riduzione di questo tipo di spese: "attualmente un circolo didattico di medie dimensioni (35-40 classi-sezioni e 800 alunni) può contare al massimo su 6-7mila euro. Se si dovesse scendere ancora al di sotto di questa cifra (che è già al di sotto della soglia di sussistenza) le scuole - conclude l'articolo - potrebbero garantire appena l'acquisto di registri di classe, gessetti e 'cancellini'".