I NUOVI REGOLAMENTI
Inglese e scienze
A scuola si studierà di più
Raffaello Masci, La
Stampa 19.12.2008
ROMA
Si studieranno più inglese, più matematica, più scienze. Ma
soprattutto si studierà di più: lezioni di 60 minuti per tutti e non
più di 50, come era in voga. Quattro regolamenti sono stati
approvati ieri dal consiglio dei ministri. Due, riguardanti la
scuola d’infanzia ed elementare, entreranno in vigore il prossimo
settembre e traducono in pratica la legge Gelmini (quella del
maestro unico, per intenderci). Gli altri due, relativi alla scuola
superiore, saranno applicati da settembre 2010, e danno applicazione
definitiva alla riforma Moratti (poi modificata da Fioroni). Vediamo
cosa cambia.
Infanzia
Vengono messe a regime le «classi primavera»: si dà la possibilità
di entrare nel sistema dell’istruzione a due anni e mezzo, invece
che a tre. Anche ora si poteva, ma solo in via sperimentale e
subordinatamente alle disponibilità.
Elementari
Viene abolito il modulo che prevedeva due maestri su tre classi. Il
maestro è unico e, laddove viene applicato il tempo pieno di 40 ore,
i due maestri non sono in compresenza e uno è comunque «prevalente»
e di riferimento per gli allievi. Le famiglie potranno scegliere tra
quattro opzioni di tempo-scuola: 24 o 27 ore (solo al mattino), 30
ore (mattino più due rientri), 40 ore (il tempo pieno).
Medie
Cambia la gestione del tempo scuola destinato alle lingue straniere.
Restano fisse le tre ore dedicate all’inglese. Le altre due,
riservate alla seconda lingua comunitaria, invece, possono restare
tali o essere anche queste destinate all’inglese cosiddetto
«potenziato» oppure - per i ragazzi stranieri - possono essere
dedicate allo studio specifico dell’italiano.
Licei
Fine delle sperimentazioni che, di fatto, si erano trasformate negli
anni in altrettanti corsi autonomi, per cui oggi si possono contare
911 differenti indirizzi di studio tra licei e - soprattutto -
istituti tecnici e professionali. Una Babele che si ingolfava
durante gli esami di maturità, dato che per ciascun indirizzo
bisognava allestire una seconda prova scritta specifica. Ora viene
fatta una razionalizzazione: i licei saranno sei, oltre al classico,
scientifico, linguistico, ce ne saranno due nuovi (uno delle scienze
umane, che sostituisce il vecchio istituto magistrale, e uno
musicale e coreutico previsto dalla Moratti). Quanto al sesto, il
liceo artistico, viene articolato in tre indirizzi (figurativo,
design, new media).
Istituti tecnici
I 750 indirizzi vengono accorpati in due settori: uno economico, con
due indirizzi (amministrazione, finanza, marketing e del turismo), e
l’altro tecnologico, con nove indirizzi (meccanica, trasporti,
informatica, elettronica, grafica, chimica, tessile, agraria,
costruzioni). Scompaiono, per dire, i ragionieri (sostituiti dai
diplomati dell’indirizzo amministrazione) e i geometri (a cui
succederanno i diplomati del corso in costruzioni).
Lingue
Una caratteristica della nuova scuola superiore sarà la presenza più
massiccia delle lingue, previste per i cinque anni di corso, anche
al classico. Negli istituti tecnici, inoltre, al quinto anno una
materia potrà essere impartita direttamente in inglese. Nei nuovi
licei (musicale, artistico e delle scienze umane) le lingue
straniere saranno due. Allo scientifico resterà il latino.
Scienze
Ovunque ci saranno più matematica e più scienze (resta da capire nei
dettagli il quadro orario) e più attività di laboratorio «anche
attraverso la costituzione di dipartimenti di ricerca». Esperti del
mondo scientifico e delle professioni possono essere chiamati a far
parte del comitato scientifico della scuola e, al quinto anno degli
Itis, è previsto uno stage nelle aziende.
Meritrocrazia
Nel 2011 - dice il ministero - i docenti migliori potranno ricevere
un premio produttività che potrà arrivare a 7 mila euro l’anno». Le
modifiche, sia delle elementari che delle superiori, entreranno in
vigore in maniera graduale, cioè iniziando il primo anno dalle prime
classi e proseguendo poi. Le riforme, quindi, saranno a regime in
cinque anni.