Il sindacato?
Forza di conservazione per Aprea;
soggetto di concertazione per Bastico.
da
Tuttoscuola, 8 marzo 2008
Nel confronto
organizzato da Tuttoscuola tra l'on. Aprea e il viceministro Bastico
il 1° aprile scorso, più volte si è parlato del ruolo del sindacato
scuola, con valutazioni diametralmente opposte.
Per la rappresentante del PDL il sindacato è la forza di maggiore
conservazione presente nel mondo della scuola. Per ottenere l'ok
sociale a maggiori investimenti per l'istruzione, bisogna che "si
elimini la percezione che la scuola è al servizio della burocrazia,
dei docenti e dei sindacati piuttosto che a disposizione degli
studenti e delle famiglie".
A proposito del potere del sindacato di disapplicare le leggi (è
successo recentemente per il tutor e la mobilità degli insegnanti),
Valentina Aprea ha inoltre dichiarato che, una volta al governo, "ci
faremo furbi" nell'approvare innovazioni legislative, togliendo,
quando necessario, il diritto di riserva dei sindacati ad
intervenire sulle norme, un diritto che ha vanificato la volontà del
Parlamento e del governo.
Bastico ha parlato invece di necessità di efficaci relazioni
sindacali e di condivisione delle scelte, evitando di operare contro
anziché con. In proposito il viceministro ha ricordato il Memorandum
firmato quasi un anno fa tra governo e sindacato con il quale sono
stati assunti impegni comuni che legittimano una valutazione
positiva della volontà del sindacato a concorrere responsabilmente
nel cambiamento.
Rispetto ad altri settori pubblici, la scuola gode di minor
frammentazione nella rappresentanza sindacale. Le sigle sindacali
sono numerose, ma quelle che hanno raggiunto il minimo del 5% di
rappresentatività (sia a livello associativo che elettorale) sono
solamente cinque: le tre confederali, lo Snals e la Gilda degli
insegnanti.