Precari, pronte le assunzioni
ma è scontro sui numeri.

Incontro coi sindacati, sul tavolo 60 mila contratti

 La Stampa del 9.4.2008

 

ROMA
Sono ore di contatti frenetici, incontri tecnici e «discussioni animate» quelle che si stanno vivendo nelle stanze del ministero della Pubblica istruzione e dell’Economia: in ballo ci sono 60 mila nuovi contratti nel settore scuola (50 mila insegnanti - da “pescare” nelle graduatorie permanenti e in quelle concorsuali - e 10 mila Ata) previsti per il 2008 dal piano assunzioni varato dal Governo l’anno scorso.

Ieri i sindacati del settore (Cgil, Cisl, Uil e Snals Confsal) sono stati convocati a Viale Trastevere dal vice ministro dell’Istruzione Mariangela Bastico, ma la riunione si è conclusa senza accordi: «Il Ministero ci ha confermato che la loro volontà sarebbe assumere quest’anno 50 mila insegnanti e 10 Ata», come prevede il piano redatto da Fioroni e Padoa Schioppa qualche mese fa, spiegano dai sindacati, «ma il ministero dell’Economia evidentemente calcola più i costi che la copertura dell’organico».

Da una parte, infatti, Fioroni vorrebbe lasciare l’incarico di ministro tenendo fede alla parola data in tema di assunzioni, dall’altra anche Padoa Schioppa vorrebbe lasciare i conti il più possibile in ordine. I sindacati, poi, premono per le nuove nomine, ricordando che nelle aule delle scuole italiane servirebbero almeno 50 mila insegnanti (soprattutto di sostegno) e 70 mila Ata.

Cgil, Cisl, Uil e Snals Confsal, si legge infatti in una nota diramata ieri nel primo pomeriggio e indirizzata al premier Romano Prodi, a Fioroni ed a Padoa Schioppa, «rivendicano l’immediata e coerente attuazione del piano triennale di assunzioni previsto dalle leggi finanziarie 2007 e 2008 e considerano le assunzioni in ruolo come elemento fondamentale a garanzia del funzionamento e della qualità della scuola pubblica e un doveroso riconoscimento dei diritti del personale precario».

«Nella riunione si sono fatte molte cifre» circa il numero delle assunzioni, fanno ancora sapere i sindacati: si è parlato di circa 30 mila assunzioni (di cui 25 mila insegnanti), «ma pure di cifre più basse», anche se è improbabile che almeno sugli ausiliari-tecnici-amministrativi non si coprano le 10 mila richieste indicate nel piano.

L’accordo dovrebbe in ogni caso trovarsi entro oggi, perchè ormai giunti alle elezioni nessuno ha interesse ad allungare i tempi: «Ma tutto è ancora possibile», anche che la patata bollente passi al prossimo governo.