COORDINAMENTO PRECARI E

DISOCCUPATI DELLA SCUOLA

PROVINCIA DI VENEZIA

 

Decreto assunzioni: quali prospettive.

A. Florit, dal Coordinamento Precari di Venezia, 24.4.2008

 

La delusione serpeggia. Fioroni e Bastico stanno per lasciare le loro poltrone di viale Trastevere con una figuraccia, viste le promesse e le rassicurazioni date ai precari nell'ultimo mese, che si stanno però rivelando delle sconcertanti menzogne. Avevamo dato credito anche noi alle informazioni romane che ci indicavano questi come i giorni in cui si sarebbe concretizzata la dovuta firma sul decreto autorizzatorio per le assunzioni in ruolo per il prossimo a.s.. Invece con ogni probabilità il governo uscente preferisce la figuraccia alla coerenza. I tempi non sono scaduti definitivamente, ma difficile credere a ripensamenti dell'ultimo minuto. Autorizzare le 25mila assunzioni sarebbe stata una prima garanzia per i precari e una dimostrazione di costanza di intenti nei loro confronti. Poi il nuovo governo si sarebbe assunto la responsabilità verso una possibile semmai "integrazione" di tale numero, ma almeno si sarebbe messo un paletto, peraltro, ribadiamo, "dovuto".

Ora la palla passerà al nuovo Esecutivo, che non dovrebbe avere problemi a sottoscrivere il decreto per l'assunzione di 25mila nuovi docenti (o poco più), dato che il numero è pienamente giustificato dalla realtà dei posti disponibili (le nomine si sono sempre fatte su percentuali oscillanti dal 60 al 66% delle disponibilità e mai i sindacati potranno appoggiare una scelta che riduca significativamente i posti da lasciare disponibili per la mobilità) e dato che il futuro sistema di reclutamento prospettato dalla nuova maggioranza non richiederà nessun accumulo preventivo di riserve di posti. Probabilmente Fioroni e Padoa Schioppa consegneranno ai loro successori un documento progettuale in cui "spingeranno" le possibili assunzioni fino all'80% delle disponibilità (corrispondenti a 30-31mila posti), ben sapendo che la trattativa tra i nuovi ministri e le Ooss non potrà arrivare a tale traguardo. Una scelta quindi squisitamente politica, quella del governo uscente, che lascia però un pessimo ricordo nella mente dei precari, che vivono queste fasi con una comprensibile apprensione e che certo non adorano essere stati presi in giro ancora una volta. Un primo sentore delle bugie che iniziavano ad arrivare dal ministro Fioroni (cui sinceramente non ci aveva abituato) si era avuto a seguito di una sua dichiarazione che rassicurava sulle 50mila assunzioni, dividendole in due fasi, una prima sui posti di diritto ed una seconda su quelli di fatto, ben sapendo (ma altrettanto non si può dire del giornalista che commentava la sparata) che le assunzioni sulle cattedre di fatto altro non sono che le supplenze (assunzioni sì, ma a tempo determinato).