Elezioni:
netto successo del PDL.
da
Tuttoscuola, 15 marzo 2008
L'esito delle elezioni
politiche è chiaro: tra i due partiti "a vocazione maggioritaria"
gli elettori italiani hanno scelto il PDL di Silvio Berlusconi, ma
hanno anche dato una chiara indicazione per la semplificazione del
sistema politico, penalizzando i partiti minori che si collocavano o
alla destra o alla sinistra delle due formazioni maggiori. Solo
l'UDC, tra i partiti minori, avrà rappresentanza parlamentare, ma
non tale da poter svolgere quella funzione di ago della bilancia che
era forse nelle sue speranze nel caso che dalle urne fosse scaturito
il cosiddetto "pareggio".
Colpisce l'uscita di scena della cosiddetta "sinistra radicale", che
nella breve legislatura conclusasi con le elezioni testè svoltesi
poteva contare su una notevole forza parlamentare (attorno al 10%),
e aveva avuto nel settore della politica scolastica uno spazio
rilevante, sia per quanto riguarda le politiche (in particolare
sulla vicenda del precariato), sia per ciò che concerne la
rappresentanza istituzionale, con la presidenza della commissione
cultura delle Camera assegnata a Pietro Folena (PRC), e la
vicepresidenza ad Alba Sasso (ex sinistra DS), entrambi ora esclusi
dal nuovo Parlamento.
Restano in campo, sostanzialmente, solo le due aggregazioni
politiche maggiori, con un passaggio da un sistema bipolare, che
comportava la formazione di coalizioni vastissime ma assai
eterogenee e contraddittorie, ad un sistema tendenzialmente
bipartitico, che dovrebbe assicurare una maggiore governabilità e
coerenza di linea politica anche per quanto riguarda il settore
della scuola e dell'università e ricerca, che torneranno a far parte
di un unico ministero.