Dirigenti scolastici: di R.P. La Tecnica della Scuola del 16.4.2008. L'Amministrazione annuncia che è in dirittura d'arrivo la firma dell'atto di indirizzo che consentirà l'apertura della trattativa per il contratto nazionale 2006/2009. Sindacati moderatamente soddisfatti. Nella giornata del 15 aprile sindacati e Ministero della Pubblica Istruzione hanno sottoscritto il contratto integrativo nazionale sulla mobilità dei dirigenti scolastici.
Moderata soddisfazione viene espressa dai sindacati
firmatari (Cgil, Cisl, Snals e Anp) in quanto il contratto resta
sostanzialmente identico a quello degli anni passati, nonostante le
richieste di modifica proposte dai rappresentanti dei dirigenti
scolastici. I sindacati avevano chiesto di modificare i criteri a cui fare riferimento in caso di mutamento dell’incarico a seguito di ristrutturazione e riorganizzazione, ma, come s’è detto, l’Amministrazione è rimasta ferma sulle posizioni precedenti. Come di consueto i dirigenti che intendono rimanere nella stessa sede di servizio non devono fare nulla; il direttore dell’Ufficio scolastico regionale potrà tuttavia modificare l’incarico, ma solo in motivando adeguatamente il provvedimento. Alla mobilità interregionale sarà riservata sempre una quota del 15% dei posti disponibili. Tutte le operazioni si dovranno svolgere nel rispetto di regole chiare e trasparenti: il testo del contratto si conclude proprio con un richiamo alla necessità che il direttore regionale fornisca informazione preventiva e, ove necessario, la relativa documentazione sul conferimento e mutamento degli incarichi. Non è questa l’unica novità riguardante i dirigenti scolastici. La più importante ha a che fare con il contratto nazionale 2006/2009: proprio nell’incontro del 15 aprile l’Amministrazione ha annunciato che entro la fine del mese sarà pronto l’atto di indirizzo che consentirà finalmente l’avvio delle trattative. Particolarmente interessante è anche il “via libera” dell’Amministrazione sulla questione dei compensi spettanti ai dirigenti destinatari di incarichi aggiuntivi relativi all'educazione degli adulti, alla terza area professionale e ai progetti PON: i dirigenti potranno auto-liquidarsi i compensi ricorrendo ai fondi accreditati direttamente alle scuole.
Resta invece irrisolta la questione della formazione
in servizio: i sindacati sottolineano come su questo punto
l’Amministrazione sia in ritardo o addirittura inadempiente. A tutt’oggi,
infatti, non si conoscono ancora le risorse destinate a questo
scopo. |