Confronto Aprea-Bastico:
i punti di (misurata) polemica.
da
Tuttoscuola, 11 marzo 2008
"Serve maggiore
stabilità e continuità anche a livello amministrativo" (Aprea).
"D'accordo, ma voi quando siete stati al governo avete cambiato 14
direttori generali su 18! " (Bastico). Questo breve scambio polemico
tra le due protagoniste del "faccia a faccia" ha rappresentato una
delle poche eccezioni ad uno stile di confronto che si è mantenuto
nel complesso su toni molto controllati.
Per trovare punti di divergenza significativi, al di là della
naturale dialettica politica, occorre leggere tra le righe, o meglio
tra le parole. Per esempio: entrambe le protagoniste del confronto
si sono dette disponibili all'intesa per la scuola, ma mentre la
Bastico ha posto l'accento sulla necessità di coinvolgere nel patto
tutti i diversi stakeholders istituzionali e sociali (enti locali,
sindacati, famiglie, società civile), la Aprea ha voluto specificare
che l'intesa si può fare su questa base, ma "a condizione che al
centro delle scelte si metta l'alunno e che l'intesa sia nell'ottica
della sussidiarietà". Un modo molto sfumato per accennare alla
pluralità delle scelte e dei percorsi nella scuola secondaria
superiore e a un maggior riconoscimento del ruolo delle scuole
paritarie e del privato sociale nella gestione dell'offerta
formativa. Un "principio" sul quale comunque, sia pure in termini
generali, si è detta d'accordo anche la Bastico.