Il ritardo dell'Università di Udine aveva costretto
i precari del sostegno a bussare al Veneto.
La Federazione per l'handicap attacca l'ateneo veneziano.

«Troppi iscritti, corso nullo».

LA PROTESTA
Sarebbe insufficiente l'obbligo di frequenza. Troppe lezioni on-line.

Chiara Benotti, Il Messaggero Veneto del 3.4.2008

 

VENEZIA. Precari della scuola senza pace. Polemiche tra i supplenti provinciali sul decollo del decimo corso 2008-2009 nelle scuole di specializzazione Ssis di Udine, perché non offre garanzie di abilitazione e altrettante per la formazione in corso sul sostegno all'handicap. «Il corso di specializzazione all'handicap è dannoso: ci sono troppi corsisti e ne chiediamo la sospensione, nell'università di Venezia».

L'ultimatum è della Federazione italiana per il superamento dell'handicap, Fish e colpisce duro tanti docenti precari del Pordenonese, iscritti nei corsi di sostegno all'handicap in Laguna.

L'università di Udine ha saltato l'avvio della formazione 2007-2008 e tanti supplenti a caccia di punteggio e di lavoro a scuola, si sono iscritti nel Veneto. Pendolari e con molti sacrifici sulle spalle.

«Troppi, 1.350 corsisti - alza la voce la Fish - e con un insufficiente obbligo di frequenza alle lezioni. La formazione on-line supera la metà delle ore formative: è un corso incongruo, rispetto al ruolo dell'insegnante di sostegno che deve realizzare integrazione».

I precari del Pordenonese non sono d'accordo. «Il corso veneziano era l'ultima possibilità formativa - hanno detto -. Tanti di noi lavorano e seguire la formazione on-line è l'unico modo per sopravvivere». I precari si sacrificano: spendono fior di euro (2 mila annui) per agguantare anche la terza o quarta abilitazione, pure nei corsi abilitanti on-line dell'università di Roma.

«Invitiamo i genitori dei 580 alunni disabili provinciali - non hanno mollato la linea dura, in casa Fish - a diffidare i dirigenti scolastici dall'effettuare i tirocini, imposti dalla normativa dei corsi, con i propri figli. In caso contrario, valuteremo le azioni legali. Il tirocinio e il corso sono in netto contrasto con il principio del nostro movimento per i disabili: nulla su di noi, senza di noi».

La specializzazione nel sostegno ai disabili ha dimezzato, finora, i tempi delle assunzioni in ruolo e ha garantito occupazione.