Arretrati Tarsu?
No, grazie.
da
Tuttoscuola, 23 aprile 2008
Dal 2008 le scuole non
devono più pagare per il servizio di raccolta, recupero e
smaltimento dei rifiuti solidi urbani: provvede direttamente il
Ministero, come previsto dalla legge 31/2008 e concordato
operativamente il 20 marzo 2008 dalla "Conferenza Stato-Città ed
autonomie locali" con un accordo, controfirmato dai Ministri
competenti, con cui vengono stabiliti i criteri e i parametri per la
corresponsione, da parte del Ministero della pubblica istruzione,
delle somme dovute ai singoli comuni e le modalità per definire le
situazioni debitorie pregresse.
Il Ministero si farà carico delle situazioni debitorie pregresse
secondo modalità concordate con l'ANCI. Lo ha precisato il capo
dipartimento per i servizi del MPI, prof. Emanuele Barbieri, con
apposita nota prot. 616 del 9 aprile 2008.
"Il Ministero della pubblica istruzione si farà carico ... dei
debiti maturati dalle scuole nei confronti dei comuni, sino tutto il
2006. Successivamente, previo monitoraggio dell'attuazione
dell'accordo, verranno stabilite, con l'ANCI, le modalità per
affrontare le eventuali situazioni debitorie residuali fino
31.12.2007."
A seguito dell'accordo, le scuole statali non sono più tenute a
pagare, ai comuni, le bollette per il servizio di raccolta, recupero
e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, comprese quelle antecedenti
al 2008. Si chiude così una vicenda che dura da oltre 7 anni e che
ha dato luogo a numerosi casi di contenzioso, a iniziative di
recupero forzoso e, comunque, a tensioni tra scuole e comuni.
Il MPI non precisa se ciò non pregiudicherà i livelli di
finanziamento alle scuole.