Sacconi: «E' il motto di certi docenti figli del '68»

Fare il professore?
Sempre meglio che lavorare».

Il Messaggero, 30.8.2008

 TREVISO (30 agosto) - I professori? Per il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, non tutti sono competenti. Anzi, alcuni di loro, in particolare certi figli del '68, sono entrati nella scuola «in base al motto del "sempre meglio che lavorare"». Il ministro lo ha detto nel corso di un incontro pubblico a Fonte, in provincia di Treviso, sul tema della formazione.

Sacconi ha insistito su come la formazione per i docenti debba essere la leva fondamentale «per liberare il lavoro dall'incompetenza», rilevando la necessitą di «applicare fino in fodo la riforma di Letizia Moratti, interrotta dal suo successore, anche per contrastare l'abbandono scolastico». E poi la stoccata ironica contro alcuni professori, riprendendo la frase coniata per i giornalisti dallo scrittore Mario Missiroli.

Inoltre il ministro ha annunciato che presto sarą convocato un tavolo con le Regioni e le parti sociali «per produrre una rivoluzione copernicana della formazione». Una rivoluzione - ha spiegato Sacconi - «che riconosca la centralitą dell'impresa come luogo tipico di essa e non il contrario, come avvenuto sino ad ora». Sacconi ha anche espresso la sua delusione «per la spesa rivolta alla formazione delle persone in etą da lavoro, attivitą che sino ad oggi - ha detto - č stata un grande disastro».