Ritorno a scuola,
educazione civica in 33 ore.
di Luigi Illiano Il Sole 24 Ore,
30.8.2008
L'educazione civica targata Gelmini scommette
tutto su "Cittadinanza e Costituzione". «La Costituzione è il
giacimento, in gran parte inutilizzato, dei principi e dei valori su
cui si regge una cittadinanza che sia proponibile alle nuove
generazioni, dal piano locale a quello mondiale. Da qui la scelta di
riscoprirla nella scuola», spiega Luciano Corradini, pedagogista di
fama e presidente del gruppo di lavoro ministeriale che dovrà
redigere le linee-guida da inviare agli istituti. Perché si fa
presto a dire educazione civica a scuola. Ma, dopo averla reinserita
tra le materie di insegnamento (si veda Il Sole 24 Ore di ieri),
diventa decisivo scegliere il taglio culturale e la finalizzazione
didattica. Come annunciato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella
Gelmini, l'apprendimento riguarderà anche l'educazione ambientale,
alla salute e quella stradale. «Pensiamo che la scuola – ha spiegato
Gelmini - debba mettere al centro la persona, quindi aiutare i
ragazzi a essere cittadini consapevoli dei propri diritti e dei
propri doveri».
Esortazioni verso lo studio della Costituzione
arrivano frequentemente anche dal Quirinale. Non a caso come primo
atto del mandato, Giorgio Napolitano, durante l'incontro con una
classe elementare di Roma (maggio 2006), regalò a ognuno dei ragazzi
una copia della Costituzione adattata ai bambini, raccomandando una
lettura attenta e partecipe. «Spero che vi appassioni. Dice com'è e,
soprattutto, come dovrebbe essere l'Italia», affermò il capo dello
Stato.
Gruppo di studio
«Stiamo lavorando – spiega Luciano Corradini che, tra l'altro, è
stato sottosegretario dell'Istruzione nel Governo Dini –: d'altra
parte Gelmini ha sorpreso anche noi con la scelta del decreto legge.
La prossima riunione è fissata per il 6 settembre. Comunque ce la
faremo». Corradini entra poi nel merito: «La parola Costituzione non
è stata scelta a caso, ma per dare il senso della curvatura
nazionale e per valorizzare proprio quel monumento che è la
Costituzione che spesso viene fatta oggetto di grandi omaggi ma, nei
fatti, resta ancora poco conosciuta e poco vissuta. Il nostro
compito è quello di realizzare linee guida che possano mostrarne la
perenne qualità e attualità, nell'ambito dei tredici anni del
percorso scolastico». «Nella Carta ci sono i veri valori – conclude
Corradini – e non sarà un caso se la Repubblica istituisce le
scuole, dopo aver affermato che riconosce la famiglia e tutela la
salute».
Alla nuova disciplina sono riservate 33 ore annue (un'ora a
settimana). Non ci saranno nuovi professori, perché non è previsto
un incremento dell'orario scolastico: sarà ricavato all'interno
dell'area storico-geografica e storico-sociale. Alla nuova materia
potrebbe essere riservato un voto specifico che finirebbe per
allungare le pagelle italiane, nelle quali già ci sono più
discipline rispetto a quelle degli Stati dove gli studenti ottengono
i migliori risultati di apprendimento.
L'insegnamento
Il primo a introdurre l'educazione civica nei programmi fu Aldo
Moro, nel 1958, il quale elaborò l'impostazione che sopravvive
ancora oggi: conoscenza di base della Costituzione; rudimenti della
legislazione riguardante il lavoro; struttura della scuola;
educazione stradale e alla sicurezza in genere; educazione
ambientale; Europa; organizzazioni internazionali; famiglia; enti
locali. Negli anni è stata aggiunta anche l'educazione
all'integrazione e alla interculturalità.
«L'educazione civica, dal secondo dopoguerra in poi, è stata una
costante della pedagogia italiana – spiega Nicola D'Amico,
giornalista e storico della scuola – come risposta al bisogno di
disintossicare i libri di testo, e l'istruzione generale, da quelli
che venivano considerati i veleni della propaganda fascista. I primi
elementi della disciplina – continua D'Amico – furono introdotti sin
dall'autunno del 1943 dal colonnello americano Carleton Wolsey
Washburne, responsabile dell'istruzione nell'Italia liberata.
Tuttavia la materia, pur raccomandata nelle varie premesse ai
programmi, non si tradusse quasi mai in una esplicita prescrizione
di insegnamento per la preoccupazione che si trasformasse in un
veicolo di propaganda politica, fino al 1958», conclude D'Amico. Ma
anche quando l'educazione civica è affiorata ufficialmente nei
programmi ha incontrato la resistenza, in qualche misura
giustificata, dei docenti, sempre stretti dalla necessità di portare
a termine i programmi delle altre materie umanistiche.
IL RITORNO DELL'EDUCAZIONE CIVICA
Cittadinanza e Costituzione
L'Educazione civica torna nelle scuole italiane sotto la
denominazione di “Cittadinanza e Costituzione”
Sperimentazione da settembre
Si tratta di un percorso sperimentale che da settembre riguarderà
tutte le scuole del Paese
Un'ora a settimana
L'insegnamento è articolato lungo 33 ore annuali, corrispondenti a
un'ora a settimana
Orario scolastico inalterato
Non ci sarà incremento dell'orario ma l'apprendimento verrà ricavato
dalle ore dell'area storico-geografica e storico-sociale
Voto in pagella
La nuova materia avrà una valutazione specifica e, quindi, un posto
a parte nella pagella targata 2008/2009
Ambiente e salute
La disciplina comprenderà anche educazione ambientale, alla salute
ed educazione stradale.