In Gazzetta Ufficiale la legge di R.P. La Tecnica della Scuola, 21.8.2008. Il provvedimento porta il numero 133 ed è stato pubblicato nel supplemento ordinario della G.U. del 21 agosto 2008. Adesso si attendono i regolamenti ministeriali per dare attuazione al piano di risparmi previsto dalla legge. Si conclude oggi 21 agosto l’iter procedurale del decreto legge n. 112 in materia di “disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”. Sul supplemento ordinario n. 196 della Gazzetta Ufficiale del 21 agosto è stato infatti pubblicato il testo definitivo della legge di conversione approvata in seconda lettura dalla Camera dei deputati il 5 agosto scorso. A partire dal 22 agosto la legge di conversione, che reca il n. 133, entra pienamente in vigore e, a questo punto, spetterà a chiunque ne abbia l’obbligo, rispettarla e farla rispettare. A partire dai dirigenti scolastici la cui responsabilità viene espressamente chiamata in causa dal 5° comma dell’art. 64 della legge. Su questo punto il provvedimento è molto chiaro: “I dirigenti del Ministero dell'istruzione, compresi i dirigenti scolastici, coinvolti nel processo di razionalizzazione di cui al presente articolo, ne assicurano la compiuta e puntuale realizzazione”. “Il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati, verificato e valutato sulla base delle vigenti disposizioni anche contrattuali - precisa ancora la legge - comporta l'applicazione delle misure connesse alla responsabilità dirigenziale previste dalla normativa”.
Nella fase di conversione in legge, la parte del provvedimento che
prevede il “taglio” di cattedre (circa 130mila) necessario per poter
abbassare nei prossimi tre anni di un punto il rapporto
alunni/docenti, è stata un po’ alleggerita con l’aggiunta della
clausola “tenendo anche conto delle necessità relative agli alunni
diversamente abili”.
La legge contiene anche le norme volute dal ministro Renato Brunetta per migliorare l’efficienza della macchina statale; l’articolo 71 contiene nuove disposizioni in materia di assenze dei dipendenti pubblici.
Su
questo punto si prevedono strascichi giudiziari: il Codacons,
infatti, ha deciso di sostenere il ricorso al Tar proposto dal
“Comitato Fannulloni Operosi” con lo scopo di ottenere la
cancellazione di gran parte dell’articolo, considerato
incostituzionale.
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