Via libera al decreto legge, in vigore
dall'anno scolastico che sta per iniziare
Scuola, tornano i voti in pagella. I libri scolastici saranno rieditati solo se strettamente necessario la Repubblica 29.8.2008 ROMA - Niente più "buono", "sufficiente", "distinto". A scuola si torna ai voti: anche alle elementari e alle medie la valutazione verrà espressa numericamente, con valutazioni in decimali, proprio come accade alle superiori. Questa è solo una delle principali novità annunciate da Maria Stella Gelmini, ministro dell'Istruzione, dopo il Consiglio dei ministri. Il voto numerico (5,6,7) tornerà alle medie (scuola secondaria di i grado). Mentre alla scuola primaria resterà accompagnato dai giudizi ("buono", "distinto", "ottimo"). Novità anche per i ragazzi di licei e istituti tecnici, che d'ora in poi dovranno stare molto attenti a come si comportano in classe. Fino ad oggi infatti il voto in condotta ha avuto solo un valore simbolico, non determinante ai fini della promozione o della bocciatura. Anche il ragazzo più maleducato, se portato in consiglio di classe con un sette o addirittura un sei, poteva confidare nella promozione, grazie alla media dei voti delle altre materie. Da quest'anno invece il voto in condotta farà media e con un cinque sarà prevista l'automatica bocciatura. Una svolta radicale per il mondo dell'istruzione superiore. Ma vediamo quali sono le altre novità introdotte dal decreto: Educazione civica e stradale. Si chiamerà "Educazione alla costituzione e alla cittadinanza" e con questa verrà introdotta la formazione alle regole della strada e all'ambiente. "La scuola - ha detto il ministro - deve rimettere al centro la persona e preparare i ragazzi ad essere cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri e conoscitori dei principi costituzionali". Verso il maestro unico alle elementari. Il ritorno al voto sarà accompagnato dal giudizio per ogni singola materia, e in cantiere c'è anche il progetto del maestro unico per ogni classe. "Il Consiglio dei Ministri ha espresso parere favorevole in merito al ritorno al maestro unico per la scuola primaria - ha detto il ministro - Il provvedimento sarà contenuto nel piano programmatico per la scuola contenuto nella Finanziaria e su cui stiamo lavorando con il ministro Tremonti".
Sindacati all'attacco. La Flc Cgil, come ha annunciato il segretario generale Enrico Panini, è pronta a fare "muro" contro la decisione del governo di tornare, alle elementari, alla figura del maestro unico. "Per quanto ci riguarda- spiega il segretario - sul maestro unico si apre uno scontro frontale. Tornare al maestro unico significa ridurre di due terzi l'organico che oggi, in numero di posti, ammonta a circa 250mila unità". Anche secondo la Gilda, il ritorno del voto in condotta "è una misura che rappresenta un primo passo per restituire serietà agli studi e ripristinare i comportamenti civili nelle scuole, ma è chiaro che da sola non basta". Questo il commento del Coordinatore Nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio. Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, si accoda alla polemica con piglio ironico: ''Accogliendo l'invito del ministro Gelmini, assegniamo alle sue dichiarazioni odierne prima un voto e poi un giudizio esplicativo. Gelmini Maria Stella: condotta 5, pedagogia 4''.
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