Scuola, l'allarme di Bankitalia: In Campania, Sicilia e Puglia oltre il 25% degli studenti lascia dopo le medie La Stampa, 26.8.2008
ROMA Secondo via Nazionale, infatti, mentre il Centro e il Nord-Est hanno concrete possibilità di centrare l’obiettivo di una dispersione scolastica vicina al 10% entro i prossimi tre anni, il Sud continuerebbe comunque a registrare una media superiore al 20%. E per spiegare il ritardo del Mezzogiorno Bankitalia punta il dito su due motivi principali: i «divari del grado di alfabetizzazione della popolazione adulta» e la «dotazione scolastica locale». Secondo lo studio, avere i genitori laureati piuttosto che con la sola licenza media «allontanerebbe di circa 10 volte la probabilità di essere in ritardo o di abbandonare gli studi». Ma nel Mezzogiorno la situazione è critica: il 57% della popolazione tra i 35 e i 55 anni, verosimilmente i genitori dei quindicenni attuali, ha al massimo il titolo di licenza media.
Ben il 13% in più rispetto al Centro-Nord. Ma
anche sul fronte dell’edilizia scolastica il Sud è molto indietro
rispetto al resto del Paese. «Nelle regioni meridionali - si legge
nel documento - le percentuali di edifici impropriamente adattati a
uso scolastico e di scuole con infrastrutture e impianti
igienico-sanitari scadenti sono superiori a quelle del Centro Nord».
E le peggiori infrastrutture, spiega Bankitalia, «possono sia
influenzare negativamente gli apprendimenti degli studenti sia
segnalare una minore attenzione degli enti locali nei confronti del
mondo della scuola». Per quanto riguarda gli insegnanti, infine,
afferma Bankitalia, «l’efficacia del sistema scolastico non
dipenderebbe dal numero dei docenti impiegati ma dalla loro
composizione». In particolare, conclude lo studio «una minore
percentuale di docenti a tempo determinato contribuirebbe a ridurre
il rischio» di dispersione, così come la presenza del tempo
prolungato nella media inferiore« e scuole più adeguate alla loro
funzione formativa. |